C’È o CI SONO? Come si usano in italiano? Spiegazione + Esercizi

Come si usano “c’è” e “ci sono”? Questo è il dilemma! Se non sei sicuro, guarda questa lezione fino alla fine e siamo sicuri che non avrai più dubbi!

Come usare C’È e CI SONO in italiano

C’È e CI SONO sono espressioni che indicano la presenza di qualcosa o qualcuno in un determinato posto.

C’È è usato con un soggetto singolare.

Esempio:

Oggi c’è il sole. 

CI SONO è usato con un soggetto plurale.

Esempio:

Nella macedonia ci sono molti frutti.

Le stesse espressioni possono essere utilizzate nella forma interrogativa e nella forma negativa:

FORMA INTERROGATIVA: cambia solo l’intonazione della voce

Esempio:

C’è il sole oggi?

Ci sono ancora i formaggi nel frigo?

FORMA NEGATIVA: NON + c’è / ci sono

Esempio:

Non c’è il sole oggi.

Non ci sono più i formaggi.

N.B.

Ci sono ancora i formaggi?

Quando utilizziamo la parola “ancora” nelle domande, vogliamo sottolineare che per un certo periodo di tempo sapevamo che qualcosa (o qualcuno) era in un determinato posto; con la domanda vogliamo sapere se in questo momento è sempre in quel posto.

Ci sono ancora i formaggi? → Per un certo periodo di tempo i formaggi erano qui. In questo momento sono sempre qui?

Per dare una risposta affermativa, useremo ancora:

Sì, ci sono ancora.

Per dare una risposta negativa, useremo più:

No, non ci sono più.

Approfondisci la tua conoscenza di “già” e “ancora”!

Chiaramente, le due espressioni “c’è” e “ci sono” possono essere coniugate in tutti i tempi e in tutti i modi, basta coniugare il verbo “essere” in maniera adeguata.

Esempi:

Ci sarà anche Sara al mio compleanno domani.

Penso che ci siano troppi errori nel tuo esame.

Ieri c’era il vento ma oggi no. 

E così via.

Guarda tutte le altre lezioni!

Vediamo se hai appreso i contenuti di questa lezione! Prova a fare gli esercizi!

10 pensieri su “C’È o CI SONO? Come si usano in italiano? Spiegazione + Esercizi”

  1. Dunque, come potrei imparare la prossima, diciassettésimo lezione? Come ora sono in parte, un po`, italiano 🙂 ho l`eptacaidecafobia!!!
    Posso andare direttamente alla diciotéssimo lezione?
    Ho bisogno di una risposta veloce 🙂

    L’eptacaidecafobia (dal greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”) è la paura del numero 17. Il numero 17, in particolare abbinato al giorno venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina. Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13 (triscaidecafobia).

    Cari saluti,
    Boba

  2. Ci sono 6 risposte corrette 🙂

    E – per imparare meglio la nuova lezione: la canzone famosa di Laura Pausani – “Non c`è”
    ma alcune parti qui non sono nella canzone originale 🙂
    Scopri questi parti!!

    Non c’è, non c’è il profumo della tua pelle
    Non c’è il respiro di te sul viso
    Non c’è la tua boca di fragola
    Non c’è il dolce miele dei tuoi capelli
    Non c’è Graziana in questa lezione (solo un po`)
    Non c’è anche Angela…

    Non c’è che il veleno di te sul cuore
    Non c’è via d’uscita per questo amore
    Non c’è, non c’è vita per me, più
    Più non c’è, non c’è altra ragione che mi
    Liberi l’anima

    Saluti,
    Boba

  3. Perché alla quinta domanda il verbo essere hai rimasto nel singolare?
    Ci sono cose che non è dato sapere!
    Perché non:
    Ci sono cose che non sono dati sapere!

    1. Grazie! Di solito inseriamo uno o due esercizi per ogni questione trattata nella lezione; in questo modo, lo studente può verificare se ha afferrato tutto! In ogni caso, cercheremo di aggiungerne altri, grazie mille per il tuo feedback!

      1. Perché lá quinta domanda resta :
        Ci sono cose che non é dato sapere.
        Penso sarebe meglio:
        Ci sono cose che non sono dati sapere.

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