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Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, è il più grande anfiteatro* del mondo, situato nel centro della città di Roma.

In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 75.000 unità, è il più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città di Roma e uno dei simboli d’Italia.
Il nome “Colosseo” si diffuse nel Medioevo e si ritiene derivi dalla deformazione popolare dell’aggettivo latino “colosseum” (traducibile in “colossale”, come doveva apparire la struttura dell’anfiteatro nell’Alto Medioevo tra le casette a uno o due piani di Roma).
La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C.** ed inaugurato da Tito nell’80, con ulteriori modifiche apportate durante l’impero di Domiziano.
Anticamente era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica). Non più in uso dopo il VI secolo, l’enorme struttura venne variamente riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale.
Oggi è una delle maggiori attrazioni turistiche di Roma regolarmente visitabile anche all’interno.
Le sue condizioni di salute, tuttavia, destano preoccupazione, visto che studi sulla sua struttura hanno evidenziato oltre 3.000 lesioni e un’inclinazione di 40 cm della struttura, probabilmente a causa di un cedimento della platea di fondazione su cui poggia.
È difficile, però, immaginare l’Italia senza Colosseo.
*L’anfiteatro è un edificio di forma ellittica usato per spettacoli pubblici. Associato particolarmente all’antica Roma, nell’antichità classica veniva usato per i giochi e scontri tra gladiatori e animali (tra cui figuravano tigri, leoni, orsi, coccodrilli, rinoceronti ecc.).
**d.C. significa ”dopo Cristo”, vale a dire dopo l’anno della nascita di Gesù Cristo (anno 0).