Sicuramente conoscete molti stereotipi sugli italiani, per esempio che sono sempre in ritardo, gesticolano mentre parlano o che sono molto rumorosi. E queste cose, in parte, sono vere. Ma questo è un po’ come all’estero vedono gli italiani. Però…sapete cosa pensano gli italiani stessi degli altri italiani? No? Bene, state per scoprirlo qui!
Gli STEREOTIPI più frequenti tra gli ITALIANI
La maggior parte degli stereotipi “tra gli italiani” riguardano gli abitanti di una città o addirittura di un’intera regione e a volte possono essere un po’ offensivi.
Innanzitutto, molti italiani vedono ancora molto accentuata la differenza tra il Nord e Sud del Paese. Tanto che gli abitanti del Nord a volte chiamano (con connotazione negativa) quelli del Sud terroni, che deriva dalla visione del Sud come terra arretrata in cui si viveva soprattutto di agricoltura e coltivazione della terra. Gli abitanti del Sud, a loro volta, chiamano quelli del Nord polentoni, siccome la polenta in passato era l’alimento base della dieta delle persone che vivevano al Nord.
Fatta questa divisione introduttiva, vediamo appunto come gli italiani vedono gli altri italiani, città per città.
1 – MILANO
Partiamo da una delle città italiane più conosciute, Milano. Diciamo che questa non ha una buona fama nel resto dell’Italia: i milanesi sono spesso visti come persone fredde, sempre di corsa e arroganti. Però ci sono anche alcuni stereotipi positivi su di loro, per esempio il fatto che sono persone di parola: se promettono o dicono una cosa, la faranno.
2 – ROMA
Passiamo poi alla bellissima capitale italiana, Roma. In generale gli italiani non hanno stereotipi forti sui romani, ma i romani hanno stereotipi tra loro, in particolare è sentita, soprattutto tra i giovani, la differenza tra i “pariolini” di Roma Nord e i “bori” di Roma Sud. In poche parole, si dice che i pariolini siano più ricchi e sfoggino la loro ricchezza con vestiti, auto e accessori costosi, oltre ad essere un po’ arroganti. I bori, invece, vestono marche meno costose, sono costretti ad usare il trasporto pubblico e parlano spesso in dialetto romanesco.
3 – BOLOGNA
Per quanto riguarda Bologna, spesso le vengono assegnati tre nomignoli: la Dotta, la Grassa, la Rossa. Da questi nomignoli potete dedurre gli stereotipi legati ai bolognesi: sono persone di cultura (Bologna ospita la più antica università del mondo occidentale, che risale al 1088); mangiano molto bene (tortellini, tigelle, mortadella, ragù, piadina, per citarne alcuni); sono comunisti (il rosso è il colore generalmente associato al Partito Comunista).
4 – VENETO
Passiamo poi al Veneto, inteso appunto come regione. Normalmente la prima cosa che viene in mente pensando al Veneto è l’alcol (Prosecco e Spritz, per citarne alcuni). Nel resto d’Italia, di conseguenza, si dice che i veneti sono ubriaconi e alcolizzati. Eppure attenzione: secondo i dati del Ministero della Salute, i veneti non sono al primo posto come “bevitori” in Italia, questo primato spetta agli abitanti del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto-Adige.
Si dice anche che i veneti bestemmino tanto, cioè usano imprecazioni e parolacce che riguardano divinità e altri aspetti religiosi. Molti veneti, infatti, hanno la tendenza di usare le bestemmie in mezzo alla frase, a modo di intercalare, senza l’intenzione di offendere. È anche comune sentire dire che i veneti sono razzisti, dovuto al fatto che in Veneto è nata la Lega, un partito politico di estrema destra.
5 – NAPOLI
Passiamo poi a Napoli, forse la città che è più spesso oggetto di battute e tanti luoghi comuni. Lo stereotipo che si sente più spesso è che a Napoli è pieno di ladri che ti derubano a ogni angolo, ma la verità è che una cosa del genere può succedere in qualsiasi grande città, un po’ di cautela ci vuole sempre. Non a caso, nell’indice mondiale del crimine del 2020, la città è stata classificata addirittura più sicura rispetto a Roma.
Si dice, poi, che i napoletani siano disonesti e non abbiano voglia di lavorare.
6 – SICILIA
Anche gli stereotipi sulla Sicilia sono molto condizionati dall’idea di criminalità e scarsa sicurezza, tanto che ci sono persone (italiani) che pensano che i siciliani siano tutti mafiosi, il che chiaramente è ridicolo. Inoltre, ci sono persone che credono che sia ancora un luogo molto arretrato, sia dal punto di vista tecnologico che mentale, e che tutti abbiano un forte, eccessivo, attaccamento alla famiglia e alla tradizione.
7 – LIGURIA
Torniamo invece al Nord e parliamo della Liguria. Il primo stereotipo che viene in mente a qualsiasi italiano che pensi alla Liguria è che i liguri abbiano il braccino corto, ovvero siano tirchi. Loro stessi dicono che non sono tirchi, ma che sanno risparmiare bene. Si dice anche che i liguri siano inospitali e non sappiano dare un buon benvenuto ai visitatori. Infatti, quando siamo andati in una bottega di pesto a Portovenere, in Liguria, abbiamo trovato questo cartello. Penso che ormai anche loro stessi ci scherzino su. Per fortuna!
8 – MOLISE
Un altro stereotipo, che in realtà è più una battuta che altro, è che il Molise non esiste. È la seconda regione più piccola d’Italia e il fatto che non sia mai stata particolarmente rilevante a livello nazionale (infatti anche il turismo è scarso), ha portato alcune persone su internet ad affermare che il Molise non esiste.
Questo, nato da una battuta, è prima diventato un meme [qui ve ne metto alcuni che circolano sui social] e poi è diventato un fenomeno nazionale, il che ha anche portato vantaggi alla regione, che è passata dall’anonimato ad avere un po’ di importanza, siccome ora chiunque attraversi il Molise per spostarsi da una regione all’altra o decide di trascorrere lì le vacanze consapevolmente, sente il bisogno di scattare una foto e affermare sui social che sì, il Molise esiste!
Altri STEREOTIPI meno diffusi…
Per le altre città o regioni, gli stereotipi sono meno forti, ma comunque ci sono.
Nel resto d’Italia, per esempio, si pensa che i sardi siano tutti pastori, dal momento che è la terra del pecorino.
Ancora, si ha l’idea che i toscani litighino costantemente tra loro e che ci siano continue rivalità delle città e dei borghi tra loro stessi.
Per quanto riguarda invece i pugliesi, l’idea degli altri italiani è che tutti parlino “male” come Lino Banfi o Checco Zalone, in base alla generazione. Si tratta di due comici pugliesi famosi in tutta l’Italia: il loro italiano, nei film, è spesso scorretto grammaticalmente oppure ha un accento molto marcato. Quindi, al sentire “Sono pugliese”, è molto probabile che gli altri italiani rispondano con frasi come “Per fortuna abitiemo in campegna”, con le “e” al posto delle “a” (accento tipico di Lino Banfi) oppure “Se ce l’ho fatta io… ce la puoi farcela anche tu!” o “Ma che comportazione è questa?” (di Checco Zalone).
Dei piemontesi si pensa invece che siano “falsi e cortesi”, ossia che appaiono gentili all’apparenza ma che criticano non appena ci si gira dall’altro lato. Si pensa inoltre che siano umili per finta!
L’idea generale sui calabresi è il fatto che siano gelosi e sospettosi. Inoltre, a differenza di quello che si pensa degli italiani all’estero, sembrerebbe anche che siano chiusi, non danno molta confidenza e preferiscono restare nei propri gruppetti di amici. Sono poi molto testardi. Andrea Camilleri, il creatore del commissario Montalbano, gli fa definire la fidanzata come ‘testa di calabrese’, ovvero una cocciuta che quando si mette in testa una cosa vuole che sia quella.
Chiaramente è bene specificare che tutti questi stereotipi citati sopra sono, appunto, stereotipi, quindi sebbene possano avere un briciolo di verità (perché comunque non sono nati dal nulla), non rappresentano sicuramente la complessità delle persone e dei luoghi italiani, ma il più delle volte si focalizzano su aspetti negativi su cui poi è possibile scherzare un po’.
Li conoscevate tutti? Fatemi sapere nei commenti! Se poi conoscete degli italiani oppure siete italiani e vi vengono in mente degli altri stereotipi che a me sono sfuggiti, scrivetemeli nei commenti.
Ricordate sempre che comunque si scherza e che non si vuole offendere nessuno, quindi anche il tono con cui si menzionano questi stereotipi dovrebbe essere comunque leggero e per nulla offensivo. Perché scherzare ci sta ma come dice un proverbio italiano “Il gioco è bello quando dura poco”.
Se vi interessano ulteriori curiosità legate agli ITALIANI, vi consigliamo di leggere l’articolo dedicato alle abitudini e tradizioni in Italia che risultano STRANE agli occhi degli stranieri.
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Grazie! Molti interessante (e divertente!). E che dire dell’insulti e stereotipi tra le città? (per esempio, I Pisani da lungo sono stati considerati ladri da altri Toscani (soprattutto dagli Lucchese) a quindi l’espressione “meglio un morto in casa che un Pisano all’uscio”…anche adattato dalle città in altre regioni. Ho anche sentito lo stereotipo “falsi e cortesi” sui residenti di una certa città del Salento. Come Pugliese, hai mai sentito? Come sempre, Grazie….ci vediamo presto.