12 VERBI per le ESPRESSIONI FACCIALI: Impara a Parlare Italiano!

Le espressioni facciali sono importanti nella comunicazione, in quanto ci permettono di aggiungere delle sfumature a ciò che stiamo dicendo con le parole. Anzi, spesso ci tradiscono! E rivelano la verità che è nei nostri pensieri e che non osavamo dire a parole. Ho notato, parlando con i miei studenti, che spesso mancano proprio le parole o le frasi per descrivere tutte queste espressioni facciali. Perciò, in questo articolo ve le darò tutte! O almeno… quelle per le espressioni più comuni! E non pensate che non vi serviranno mai! Pensate solo a tutte le volte che compaiono nei libri!

I VERBI più COMUNI per le ESPRESSIONI FACCIALI

1 – Accigliarsi/Corrucciarsi/Aggrottare le sopracciglia

Consiste nel muovere i muscoli del viso avvicinando tra loro le sopracciglia, contraendo così anche la fronte.  Può essere un segno di concentrazione, preoccupazione, rabbia, e talvolta anche dispiacere. Insomma, è molto spesso sul nostro volto. 

2 – Fare l’occhiolino/Strizzare l’occhio

Consiste nel chiudere per un breve periodo uno dei due occhi, lasciando l’altro aperto. Questo lo facciamo tutti tanto spesso. È generalmente usato come un segno d’intesa, un momento di contatto visivo tra due persone che invia o fa intuire un messaggio che altri non possono sapere. Si usa anche solo per far capire a qualcuno che si sta scherzando. 

Altrimenti, può essere un segno di ammiccamento, quando si vuole provare a sedurre o conquistare qualcuno.

Qualche volta si usa l’espressione “fare l’occhiolino” in senso figurato, ma sempre per indicare una certa intesa tra le parti.

3 – Sgranare gli occhi

Spalancare gli occhi, aprirli tanto, per sorpresa o terrore, facendoli quasi uscire dalle orbite. Vi starete forse chiedendo perché le persone spaventate o sorprese aprano così tanto gli occhi. Sembrerebbe che sia perché in quel modo riescono a vedere meglio, che può essere utile in situazioni d’allarme per capire bene il pericolo.

4 – Fulminare con lo sguardo

A chi non è mai successo di trovarsi in una situazione in cui un amico sta parlando un po’ troppo, magari raccontando cose imbarazzanti che avete fatto insieme, e che voi non vorreste venissero fuori. Bene, in quei casi, ci sono tante cose che vorremmo fargli o dirgli, ma forse la cosa più discreta (ma efficace!) da fare è “fulminarlo con lo sguardo”. 

Lanciare un’occhiata parecchio cattiva e aggressiva a una persona per comunicarle che farebbe bene a tacere o a smettere di fare quello che sta facendo se vuole evitare la nostra ira.

5 – Mettere/Tenere il broncio

Quando si aggrottano le sopracciglia e si acciglia l’intero viso per mostrare a una persona che si è arrabbiati con lei. Con il broncio si può comunicare anche che ci si è offesi in qualche modo e che non si ha intenzione di parlarne. Spesso si tende anche a incrociare le braccia quando si tiene il broncio.

È usato molto dai bambini o dagli adulti in modo un po’ scherzoso… Forse!

6 – Fare la linguaccia

Anche questa è generalmente una cosa che fanno i bambini, quando si offendono e quindi, per dispetto, tirano fuori la lingua. Quasi a dire “Ah sì? Mi rimproveri? E io ti rispondo così!”

Tirare fuori la lingua, come gesto infantile o come una forma di scherno, fatta in modo scherzoso. Non è mai da prendere troppo sul serio. È un po’ come se si dicesse “ha ha ha io ce l’ho fatta e tu no”, ma chiaramente con ironia. Per esempio, se mangio l’ultimo pezzo di torta al cioccolato e a mio fratello non rimane niente, posso fargli una linguaccia!

7 – Fare una smorfia

Questa non indica un’espressione ben definita e precisa. Fare una smorfia consiste nel muovere la bocca e in generale la faccia per esprimere sentimenti come dolore, disgusto, avversione, noia, sconcerto, confusione. Non si fa riferimento a un’espressione facciale ben definita. 

Se mangio una cosa che non mi piace, se qualcuno fa un discorso noioso, se qualcuno mi dice una cosa strana.

Si possono fare le smorfie anche solo per far ridere qualcuno, soprattutto i bambini piccoli. 

Al plurale, invece, “fare le smorfie” può anche assumere un altro significato, e cioè fare atti svenevoli, avere un atteggiamento affettato, nel senso di troppo dolce da essere finto, stucchevole. 

8 – Arricciare/Storcere il naso

Il sentimento generale che descrive questa espressione è disgusto. Deriva dal gesto fisico che facciamo quando stringiamo un po’ il naso, solitamente quando sentiamo un odore poco gradevole.

Ma in realtà si può storcere il naso anche per indicare una generale repulsione o disapprovazione nei confronti di qualcuno o qualcosa che non ci va particolarmente a genio. 

9 – Sogghignare 

Sorridere, ridacchiare in maniera maliziosa. Lo si fa soprattutto quando si è felici per qualcosa ma non lo si può troppo dare a vedere, magari perché non è una cosa buona per tutti, ma solo per se stessi. 

Per esempio, se in finale di Champions League ci sono due squadre e io tifo per una ma tutti i miei amici per l’altra e poi vince la mia, io sogghigno.

10 – Arrossire

Si tratta di un’azione più involontaria: cioè quando si diventa rossi in faccia per imbarazzo o in generale quando ci si sente a disagio in una certa situazione. 

Si arrossisce anche in altre situazioni: per esempio quando ci si arrabbia, si piange o si ride molto.

11 – Mordersi le labbra 

Spesso è un segno di stress o ansia. È molto facile che qualcuno lo faccia prima di un esame o di un colloquio. Può anche essere un segno di attrazione: se la persona con cui si sta parlando si morde o lecca il labbro, può voler dire che è interessata a noi. 

Oppure ci si morde le labbra per trattenersi dal fare un commento poco piacevole, oppure trattenere una risata o in generale dal mostrare le proprie emozioni. 

12 – Alzare gli occhi al cielo

Consiste nell’alzare gli occhi al cielo come segno che qualcosa o qualcuno non ci va a genio. Spesso lo si fa quando si è irritati, infastiditi, non se ne può proprio più!

Per esempio, se ci ritroviamo a discutere con una persona che vuole avere ragione a tutti i costi e non riusciamo più a sopportarla, allora ci può venire naturale di roteare gli occhi all’insù in segno di esasperazione. Lo scopo di questa azione è quindi quello di far intuire che non siamo per niente d’accordo con quello che viene detto oppure che siamo annoiati e non ne possiamo più di quello che sta accadendo. 

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