La padronanza di una lingua si nota anche dalle risposte che si danno in alcune determinate circostanze, soprattutto se si tratta di esclamazioni. Se utilizzerete nelle conversazioni le esclamazioni che sto per darvi, vi garantisco che tutti si stupiranno e vi diranno “Wow! Parli italiano così bene”. Scommettiamo?
Impariamo le ESCLAMAZIONI italiane
In questo articolo il tema saranno le ESCLAMAZIONI: vedremo quali sono quelle più gettonate in italiano, cosa significano e in quali situazioni usarle!
1. BEN TI STA!
Significa che la persona a cui la si dice si merita quello che le è successo, generalmente in riferimento a cose negative. Spesso è usata quando avevamo avvertito quella persona di non fare una determinata cosa e lei l’ha fatta comunque, ma ha subito conseguenze negative. Si può anche dire “Ti sta bene!” con lo stesso identico significato.
Esempio:
A: Sono caduto dalla sedia…
B: Ben ti sta, ti avevo detto di non dondolarti.
2.CI SEI O CI FAI?
Si usa quando qualcuno sta facendo qualcosa di stupido o inopportuno, e appunto gli si chiede se si stia rendendo conto di quello che sta facendo: significa quindi “stai facendo lo stupido apposta o lo sei davvero?”.
Può essere usato con tono scherzoso, ma la maggior parte delle volte si usa quando si è infastiditi dal comportamento di quella persona; perciò può talvolta risultare offensivo se usato a sproposito, quasi come un insulto.
Esempio:
Ma davvero pensavi fosse una buona idea lanciargli addosso un libro? Ci sei o ci fai?
3. NON TI ALLARGARE!
Questa espressione, molto tipica nel centro e sud Italia, ha diverse sfumature.
Il primo significato è quello di “non prenderti troppe confidenze”, quando si vuole fare capire a qualcuno che dovrebbe mantenere una certa distanza perché il rapporto non è ancora così intimo e confidenziale.
Il secondo significato è quello di “non esagerare”, usato quando qualcuno sta esagerando in quello che dice. Esiste anche la variante “Non ci allarghiamo”, con lo stesso significato. Può essere usata sia in tono scherzoso, neutro o brusco, in base alle situazioni.
Esempi:
1. Non ti allargare, ci conosciamo solo da pochi minuti, non mi sembra il caso di uscire insieme.
2. A: Ho fatto un ottimo lavoro oggi, sicuramente il capo mi darà una promozione a breve!
B: Adesso non ti allargare, non riceverai una promozione per così poco.
4. BEATO TE! (BEATA LEI! / BEATI VOI! …)
Questa esclamazione significa “Quanto sei fortunato!”. Insomma, è un modo comune per dire “Vorrei essere nei tuoi panni”.
Esempi:
A: Il mese prossimo vado in vacanza alle Maldive.
B: Beato te! Io quest’anno non riesco a fare nessun viaggio.
5. DA CHE PULPITO!
Detta a qualcuno che ci sta criticando o rimproverando per i nostri difetti, senza rendersi conto, o senza voler ammettere, di avere gli stessi identici difetti. Quindi viene usata con una persona che si comporta in un determinato modo, ma predica il contrario.
Esempio:
A: Ma come sei disordinata, dovresti stare più attenta a dove lasci le tue cose.
B: Da che pulpito! I tuoi vestiti sono sparsi per tutta casa.
6. EVVAI!
Una bella esclamazione per esprimere entusiasmo, gioia, augurio, esultanza, approvazione.
Esempio:
A: Guarda, ci sono le rondini!
B: Evviva, è tornata la primavera!
Se vuoi approfondire, puoi esplorare imparando le espressioni italiane per esprimere stupore!
7. ACCIDENTI!
Esprime contrarietà, rabbia e ira ma anche stupore e ammirazione.
Può essere utilizzata a volte anche come imprecazione. In questo caso è seguita dalla preposizione A + ciò verso cui stiamo imprecando.
Esempi:
1. Accidenti! Mi ero completamente dimenticata dell’appuntamento di domani con il dentista.
2. Accidenti, sei bravissimo a suonare il violino!
3. Accidenti a te, mi hai spaventato!
8. A CHI LO DICI!
Letteralmente significa “A chi stai dicendo questa cosa?”, ma è una domanda retorica che indica “Lo so bene!”, “Per me è lo stesso”, “A me non va diversamente”. Usata soprattutto quando qualcuno si lamenta per qualcosa di triste, faticoso, brutto e noi vogliamo fargli capire che non è l’unica persona che soffre, ci siamo anche noi!
Esempio:
A. Sono così stressata… Lavoro tutti i giorni e non ho mai un giorno di riposo!
B. A chi lo dici! Pensa che io non vado in vacanza da almeno 4 anni!
9. FORZA E CORAGGIO!
Utilizzata quando si vuole spronare qualcuno a fare qualcosa o a continuare a fare qualcosa, senza mollare, come a dire “Dai! Su! Puoi farcela con un po’ di forza e un po’ di coraggio!”.
Esempio:
1. Manca solo un chilometro alla fine della gara, forza e coraggio! Ci sei quasi!
2. Forza e coraggio, tocca a te lavare i piatti oggi.
10. PER CARITÀ!
Usata per esprimere “per favore”, “per cortesia” , quasi con un senso di supplica.
A.Francesca, verresti in Kenya per un safari?
B.Per carità, ho troppa paura dei leoni!
Usata soprattutto in finale di frase o come risposta, indica una forte negazione o rifiuto.
- Paolo ti sta simpatico?
- Per carità! È una persona talmente fastidiosa che preferisco evitare completamente di parlarci!
11. CHE PECCATO!
Per esprimere rammarico, dispiacere per qualcosa che è successo oppure qualcosa che sarebbe dovuto succedere ma non è avvenuto.
Esempio:
A: Oggi devo lavorare fino a tardi
B: Che peccato! Speravo ti potessi unire a noi per un aperitivo.
12. MANNAGGIA!
Esclamazione di disappunto, rabbia, ira, impazienza, dispiacere. Insomma, si usa per cose negative, che non ci piacciono. Quando assume la sfumatura di tristezza e dispiace, è sinonimo di “Che peccato!”.
Esempio:
A: Oggi devo lavorare fino a tardi
B: Mannaggia! Speravo ti potessi unire a noi per un aperitivo.
A. Mannaggia! Ho appena perso il treno!
B. Te l’avevo detto che avresti dovuto svegliarti prima!
13. MAMMA MIA!
Esclamazione sia positiva che negativa, poiché può esprimere gioia, stupore, ma anche ansia e paura. Tutto questo dipende anche dall’intonazione utilizzata.
Esempio:
Mentre guardavamo un film horror, siamo saltati di soprassalto. Mamma mia! Ci siamo spaventati per davvero.
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Intanto, ti consiglio di approfondire l’argomento andando a vedere quali sono le altre espressioni italiane.
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