Sappiamo bene che gli studenti di italiano, soprattutto in questo periodo, cercano di venire in Italia il più possibile, per godere delle belle giornate, per mangiare buon cibo e per fare pratica di italiano con la gente del posto… Dunque, quale miglior ragione per fare un video sulle parole ed espressioni da utilizzare alla stazione?
In STAZIONE! – Verbi, espressioni e lessico
Vediamo tutte i termini e le espressioni da sapere per viaggiare in treno in Italia, attraverso un dialogo!
– Prego, mi dica!
– Buongiorno. Dovrei andare a Torino. Potrebbe dirmi gentilmente a che ora parte il primo treno?
– Controllo subito! Dunque… il primo treno parte da Bari alle 9:40, praticamente tra mezz’ora, e arriva a Torino alle 23.
– Come mai ci mette così tanto tempo?
– Perché c’è un cambio* a Bologna.
Cambio: in riferimento a viaggi o spostamenti tramite mezzi pubblici, come treni, autobus o aerei, si usa quando per arrivare a destinazione è necessario, a un certo punto, cambiare mezzo. In questo caso, per arrivare a Torino, a un certo punto bisogna scendere alla stazione di Bologna e proseguire prendendo un altro treno.
– Ah capisco… sinceramente, non fa per me! Quali altre alternative ci sono?
– C’è un treno ad alta velocità alle 10 che arriva a Torino alle 20:55. Questo è diretto*!
Diretto: un viaggio è diretto, invece, quando non prevede nessun cambio per arrivare a destinazione.
– Ottimo! È assolutamente perfetto! Ma… di solito i treni ad alta velocità fanno ritardo?
– Oh no, sono sempre puntuali!
– Grandioso! Ascolti, ho un’altra domanda: se arrivo a Torino alle 21, sicuramente mi verrà fame nel tragitto… mi sa dire se sul treno c’è un servizio di ristorazione?
– Sì, al centro del treno troverà la carrozza ristorante*. Lì può trovare sia piatti caldi che piatti freddi, così come caffè, dolci, snack… è davvero ben fornita!
Carrozza ristorante: vagone del treno dove vengono serviti cibo e bevande.
– Ok, mi sembra eccellente! Allora prendo questo treno! Mi dia due biglietti: uno per me e uno per mio figlio.
– Quanti anni ha suo figlio?
– Sette.
– Bene, allora può usufruire dello sconto! Fino a dieci anni, i bambini pagano un biglietto ridotto*, ossia ha il 50% di sconto.
Biglietto ridotto: si intende un biglietto il cui prezzo subisce una riduzione. Di solito, bambini, anziani e gruppi numerosi ricevono questo tipo di sconto. Nel caso in cui invece il biglietto sia a prezzo pieno, cioè il prezzo normale, si parla di “biglietto intero”.
– Wow! Quindi, quanto le devo* in totale?
“Quanto le devo?”: o anche è un’espressione usata per chiedere la cifra totale da pagare. Puoi usare anche “quanto ti devo?” se dai “del tu” e non “del lei” all’altra persona.
– Sola andata* o andata e ritorno?
Sola andata: un biglietto di sola andata è un biglietto che prevede soltanto il percorso dalla città di partenza a quella di arrivo. Un biglietto di “andata e ritorno”, invece, prevede anche il tragitto opposto. È sempre utile specificare se si desidera anche il ritorno o no.
– Sola andata.
– Prima o seconda classe*?
Classe: su alcuni mezzi di trasporto, la classe indica la categoria distinta in base alla qualità delle attrezzature e dei servizi. La prima classe è la migliore, poi pian piano si scende, ma di solito esistono solo prima e seconda classe.
– Di quanto è la differenza?
– Il biglietto intero in prima classe costa 70€. In seconda classe, invece, 40€.
– Mi dia la prima allora.
– Dunque, 70+35. Viene 105€ in tutto.
– Ecco a lei! Devo timbrare il biglietto?
– Per i treni ad alta velocità non si oblitera il biglietto, perché ha già la data e l’ora segnate. Per i treni regionali, invece, è necessario obliterare*.
Timbrare / obliterare: (il secondo è il verbo più appropriato) significa segnare il biglietto con un timbro o una firma o un foro, affinché venga usato solo una volta e non riutilizzato. Di solito in Italia si obliterano i biglietti per i treni regionali, quelli che prevedono brevi tratte e nessun posto assegnato. Il biglietto si oblitera prima di salire sul treno alle apposite macchinette obliteratrici.
– Perfetto! I posti sono assegnati?
– Sì, lei ha il 3C e suo figlio il 3D, carrozza 5.
– Perfetto! Da quale binario* parte il treno?
Binario: è l’insieme delle rotaie accoppiate su cui corrono i treni, i tram e simili. Ogni binario ha il suo numero ed è importante fare attenzione al numero del binario del proprio treno per non rischiare di salire su un treno sbagliato!
– Ancora non si sa ma, circa mezz’ora prima della partenza, potrà leggerlo sul tabellone* all’ingresso.
Tabellone: è quel grande schermo che si trova all’ingresso di tutte le stazioni e che ci informa su tutti i treni in arrivo e in partenza dalla stazione in cui ci troviamo. Va controllato circa mezzora prima della partenza, altrimenti potrebbe capitarti che che il tuo treno non sia ancora segnato oppure che venga cambiato il binario all’ultimo momento e tu non sia aggiornato.
– Ah d’accordo! Grazie! Buona giornata!
– Grazie a lei, buon viaggio!
Non è che ti è venuta voglia di fare una gita in Italia in treno? Allora dai un’occhiata anche ai verbi da sapere assolutamente per viaggiare in Italia!
Vediamo se hai appreso i contenuti di questa lezione! Prova a fare gli esercizi!
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Eccelente ragazzi!!!!!!! 6/6!!!!
Buongiorno Graziana, mille grazie per la lezione, e davvero eccelente! Avrei solo una domanda, mi sempre sorprende quando sento :biglietto andatA. Forse capirei biglietto di andata, ma anche nel Tuo video si dice: Solo andata o andata e ritorno? Penso che ANDATA sia aggettivo cosi dovrebbe concordare con genere di sostantivo. Per favore puoi spiegarmelo? Mille grazie! Non vedo l´ora di vedere on altro video!
Grazie mille per la lezione molto interessante e utile. È un lezione tantissimo ricco, devo guardala più volte.
Le penserò quando andrò in Italia.
Siete bravissimi. A me piace questo tipo di lezione, continuate pure a farle! Potrei aggiungere un verbo diverso che vedo spesso associato all’atto di timbrare o obliterare il biglietto? Sarebbe “convalidare.” Alla prossima!