IL SISTEMA SCOLASTICO IN ITALIA: come funziona la scuola in Italia

Un quesito che ci viene posto molto spesso sulla nostra pagina riguarda l’organizzazione del sistema scolastico in Italia! Infatti, ogni sistema scolastico cambia a seconda del Paese in cui ci si trova e per molti stranieri risulta difficile capire la suddivisione e il funzionamento di quello italiano. Pertanto, nella lezione seguente, chiariremo ogni vostro dubbio al riguardo!

La struttura del sistema scolastico in Italia

Prima di cominciare, dovete sapere che le scuole italiane si dividono in:

– pubbliche: finanziate dallo Stato

– private: mantenute tramite le rette, ovvero le somme in denaro versate degli studenti

I programmi di entrambi questi tipi di scuola seguono le normative che arrivano direttamente dal MIUR (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca)

Vediamo ora le varie tappe:

1) scuola dell’infanzia 

Questa scuola, la cui frequentazione non è obbligatoria (i genitori possono decidere di iscrivere i figli in base alle necessità), si suddivide in:

asilo nido: frequentato da bambini da 0 a 3 anni

scuola materna: frequentata da bambini da 3 a 6 anni

A partire dai 6 fino ai 16 anni d’età, frequentare la scuola diventa obbligatorio, come stabilito dalla legge, e si entra a far parte della cosiddetta scuola dell’obbligo, la quale comincia con:

2) scuola primaria o elementare

Questa scuola è frequentata dagli studenti da 6 agli 11 anni: dura quindi 5 anni. In questo periodo,
bambini e bambine imparano a scrivere e leggere, e apprendono le prime informazioni di storia, geografia, matematica, grammatica italiana, scienze, musica e ginnastica e da pochi anni anche la lingua inglese e l’informatica, mentre lo studio della religione è facoltativo.

3) scuola secondaria di primo grado o scuola media 

Questa tappa dura 3 anni e coinvolge gli studenti dagli 11 ai 13 anni. Durante questo periodo, gli studenti approfondiscono le materie apprese alle scuole elementari e, al termine del percorso, devono sostenere l’ esame di terza media, che consiste in:

  • prova scritta di italiano
  • prova scritta di matematica
  • prova scritta di lingue
  • prova orale che consiste nell’esposizione di un percorso su un determinato argomento che comprenda tutte le materie studiate.

4) scuola secondaria di secondo grado o scuola superiore

Questa tappa dura 5 anni e coinvolge gli studenti dai 14 ai 19 anni d’età, ma già a 16 anni i ragazzi e le ragazze possono abbandonare gli studi.

Gli studenti possono scegliere tra 3 tipi di scuole superiori, in base ai loro obiettivi:

Liceo: offre un’istruzione più teorica e orientata al proseguimento degli studi all’università e, in base alle materie approfondite, possono essere di diversi tipi:

classico (latino, greco e italiano)

scientifico (matematica, fisica e scienze)

linguistico (inglese e lingue straniere)

tecnologico (informatica)

artistico (arte),

musicale (musica).

Istituto tecnico-professionale: dove allo studio si affianca l’apprendimento di abilità tecnico-pratiche, adatte all’inserimento nel mondo del lavoro in settori come:

economia

turismo

tecnologia

agricoltura

professioni sanitarie

ITF (Istruzione e formazione professionale): in cui si apprendono competenze più pratiche, di tipo professionale. Alcuni dei lavori su cui questi istituti si concentrano sono:

idraulico

elettricista

parrucchiere

estetista

Alla fine della scuola superiore si deve sostenere un’altra prova, il temutissimo esame di maturità (o esame di Stato) suddiviso in 3 parti scritte e 1 orale, il cui superamento permette di ottenere il diploma di maturità, grazie al quale si può accedere all’università.

5) università

Si divide in:

Primo ciclo: comunemente chiamato laurea triennale e, come suggerisce il nome, dura tre anni. La scelta offerta dai vari atenei italiani è molto ampia e diversificata e comprende:

facoltà scientifiche (matematica, fisica, astrofisica, chimica…),

umanistiche (lettere, filosofia, lingue, beni culturali…)

tecniche (architettura, ingegneria, economia…).

Secondo ciclo: conosciuto anche come laurea magistrale o specialistica, dura in genere 2 anni ed è il proseguimento di una triennale, per garantire a chi la sceglie un grado di specializzazione maggiore nel suo campo. Esistono però alcuni corsi (Giurisprudenza, Farmacia, Ingegneria edile, Architettura etc.), che durano 5 anni (Medicina 6) e prendono il nome  “Corsi di Laurea a ciclo unico”.

Terzo ciclo: dedicato ai più ambiziosi e comprende i:

master: percorsi di studio generalmente brevi, creati per dare la possibilità (a chi desidera) di approfondire degli aspetti specifici riguardanti la disciplina studiata durante i primi due cicli.

dottorati: sono percorsi più teorici, adatti a chi desidera costruirsi una carriera nel mondo accademico o lavorare nell’ambito della ricerca.

Bene, questo è il sistema scolastico italiano. Fateci sapere come funziona il sistema scolastico nel vostro Paese! E se volete parlare italiano come dei veri madrelingua, non perdetevi l’offerta 2×1 di LearnAmo che include il corso Italiano in Contesto e una copia digitale autografata del libro Italiano Colloquiale, al costo di soli 69 euro.

5 pensieri su “IL SISTEMA SCOLASTICO IN ITALIA: come funziona la scuola in Italia”

  1. Ciao, sapevi che cosa ha detto uno scrittore francese del XIX° secolo? Chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione e l’autore è Victor Hugo!!! Quindi mi pare più che azzeccato per questo video: andare a scuola vuol dire fare in modo che vi sia maggiore istruzione per i cittadini di domani e quindi meno delinquenza in giro per le strade…. Sei d’accordo con me Graziana su questo tema? Mi piacerebbe sapere anche ciò che pensa Rocco: d’altra parte, come te, è autore del sito internet e del canale Youtube, Facebook, Instagram…… A prestissimo e buona continuazione!!!

  2. Grazie per questo articolo, è molto chiaro e posso consigliarlo ai miei studenti. Attenzione per l’errore di trascrizione di “la qui” al posto di “la cui” dopo SCUOLA DELL’OBBLIGO” al minuto 1:53.
    Non sono d’accordo sull’affermazione che la scuola privata è finanziata solo dalle rette degli studenti: lo Stato italiano sovvenziona fortemente le scuole private soprattutto quelle cattoliche.

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