Parlare con i clienti, i colleghi, il capo o qualsiasi altra persona con cui si lavora può risultare ingannevole, specialmente quando si tratta di discutere situazioni complicate e difficili! Infatti, le parole e le espressioni che usiamo determinano quello che la gente pensa di noi e bisogna essere sempre pronti a dare la risposta giusta al momento giusto, soprattutto al lavoro. Pertanto, in questo articolo, vi mostreremo 5 situazioni comuni ma complicate nel contesto lavorativo e vi spiegheremo come gestirle fornendovi le migliori risposte.
Come gestire situazioni difficili a lavoro
Ecco le 5 situazioni più difficili che si potrebbero presentare a lavoro e come bisognerebbe rispondere:
1) Qualcuno ci chiede qualcosa e non sappiamo cosa rispondere.
Quando qualcuno a lavoro ci chiede qualcosa bisogna assolutamente evitare di rispondere con: non lo so, in quanto è un’espressione che ci mostrerebbe impreparati, poco professionali e, in alcuni casi, persino maleducati.
Quindi, per essere professionali, bisogna utilizzare espressioni che ci facciano sembrare interessati e pronti a renderci utili come:
“Non sono molto sicuro/a, ma posso certamente scoprirlo e farti sapere”
Oppure
“Dammi solo un attimo e ti do la risposta: giusto il tempo di fare una piccola ricerca!”
2) Qualcuno ci chiede se riuscite a portare a termine un determinato compito in un certo lasso di tempo.
Una situazione molto frequente a lavoro, dove, come sappiamo, ci sono moltissime scadenze.
Quando qualcuno ci chiede di fare qualcosa entro un certo tempo, non bisogna mai rispondere con : ci provo, poiché in italiano questa espressione non dà alcuna certezza o sicurezza: non garantisce che riusciremo a portare a termine il compito né che non lo faremo, equivale a non dire nulla. Per risultare professionali potremmo dire:
“Certo! Posso farcela entro le 12!”/ “Di sicuro! Lascia fare a me: alle 12 sarà tutto pronto!”
Nel caso però non fosse possibile portare a termine un compito entro la sua scadenza, per essere professionali, sarebbe opportuno essere sinceri e ammettere di non essere in grado di terminare il compito entro la scadenza, ma, allo stesso tempo, fornire indicazioni su quando si pensa di completare il compito.
“Non credo di riuscire a finire per le 12, ma posso farcela per 16. Andrebbe bene lo stesso?”
Oppure
“In tutta onestà, non penso di potercela fare entro le 12, ma ti garantisco che alle 16 sarà tutto pronto!”
3) Il capo o cliente è infuriato per qualche motivo e se la prende con noi.
Quando sul posto di lavoro abbiamo a che fare con una persona che è furiosa con noi, per un qualunque motivo, non possiamo paralizzarci e rispondere con un semplice: scusa.
Alcune buone risposte, che ci farebbero sembrare professionali e interessati al problema e pronti a collaborare per trovare una soluzione sono:
“Capisco perfettamente la situazione e mi dispiace. Ora però dobbiamo trovare una soluzione”
“Mi dispiace, ma non dobbiamo perdere tempo: bisogna subito concentrarsi per trovare un rimedio“
4) Continuare a far aspettare qualcuno
Quando si è impegnati con un cliente o al telefono, la peggior cosa che si potrebbe dire ad una persona che si sta rivolgendo a noi è: aspetta un attimo, magari accompagnato da gesti. Questo è un genere di atteggiamento davvero irritante e poco professionale, da evitare in qualsiasi contesto, non solo quello lavorativo! Delle valide soluzioni sono:
“Dammi un secondo! Sono da te tra un attimo”
Oppure
“Mi dispiace doverti far aspettare: dammi solo qualche istante”
5) Qualcuno chiede qualcosa, ma non si riesce a sentire bene o capire tutto.
Può capitare a tutti, non solo agli stranieri, di non capire cosa ci è stato detto, infatti ci sono molti fattori che possono rendere difficile la comprensione: i rumori, le distrazioni, un tono di voce troppo basso… in ogni caso, delle risposte che non bisogna mai usare, anche se molto usate dagli Italiani sono: eh? o cosa? Decisamente poco professionali! In questo caso si potrebbero utilizzare espressioni come:
“Mi dispiace, ma mi è sfuggito quello che hai detto. Potresti ripeterlo gentilmente?”
Oppure
“Ti dispiacerebbe ripetere quello che hai appena detto? Mi dispiace, ma mi è sfuggito qualcosa!”
Bene! Queste erano le 5 situazioni che abbiamo selezionato per voi. Adesso però, rimanendo in tema, potete dare un’occhiata al nostro video sui 13 migliori lavori da fare in Italia (anche senza LAUREA)! Vi tornerà molto utile nel caso abbiate bisogno di riempire un po’ i vostri portafogli!
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Vediamo se hai appreso i contenuti di questa lezione! Prova a fare gli esercizi!
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Non sarebbe meglio dire “Al lavoro” invece di dire “A lavoro”?
Credo che “al lavaro” significhi “stare nell’ambiente in cui si lavorano”, mentre “a lavaro” significhi “durante la realizzazione del compito”. Entrambi hanno più senso per me.
Ho appena iniziato a imparare l’italiano. Mi dispiace se ho fatto un errore di battitura.