In questa lezione ci occuperemo di storia, più precisamente della storia dell’Unificazione dell’Italia. Infatti, intorno al 1815 (ma in realtà fin dalla caduta dell’Impero Romano avvenuta nel 476 d.C.) la penisola italiana era frammentata e divisa sotto diverse dominazioni, spesso straniere. Pertanto, ripercorreremo insieme le varie tappe, e conosceremo i personaggi più importanti, che hanno portato alla nascita dell’Italia unita che tutti conosciamo oggi!
La storia dell’Unità d’Italia: Risorgimento (riassunto)
Prima di iniziare, vediamo come era divisa l’Italia prima dell’unità, attorno al 1815:
- Il Regno Lombardo-Veneto (sottomesso all’Austria degli Asburgo)
- Il Regno di Sardegna (governato dal re Vittorio Emanuele I, insieme al Piemonte)
- Lo Stato della Chiesa (governato dal Papa)
- Il Regno delle Due Sicilie (governato dalla dinastia dei Borbone)
- Ducato di Modena
- Granducato di Toscana
- Ducato di Lucca
(E altre piccolissime realtà)
Società segrete e prime insurrezioni
Durante il secolo XIX, alcuni patrioti sentirono il bisogno di unire tutta la penisola e creare un’unica nazione dando inizio a quella fase storica nota come Risorgimento.
Tra questi patrioti vi era Giuseppe Mazzini, fondatore dell’organizzazione “Giovine Italia”, un’associazione politica che aveva come obiettivo quello di trasformare l’Italia in una repubblica democratica unitaria, secondo i principi di libertà e indipendenza.
Per evitare di essere arrestati ed imprigionati, i patrioti decisero di organizzarsi in società segrete, sparse sia nelle regioni controllate dall’Impero Austriaco, sia in quelle controllate dalla dinastia dei Borbone e con lo scopo di scatenare delle rivolte nei vari territori, e tra le più attive e famose vi era la Carboneria, i cui componenti si chiamavano Carbonari.
Realizzare il loro sogno non sarebbe stato facile: prima, ben tre Guerre d’Indipendenza dovevano essere combattute!
Prima Guerra di Indipendenza
– 1847: Fu composto il Canto Nazionale degli Italiani, meglio noto come Inno di Mameli dal nome dell’autore Goffredo Mameli, che divenne immediatamente popolare durante le guerre di indipendenza. (Tutt’oggi è l’inno ufficiale dello Stato italiano)
– 1848: scoppiò la Prima Guerra d’Indipendenza, in quanto, dopo varie insurrezioni anti-asburgiche nelle più importanti città del Lombardo-Veneto (Padova, Milano e Venezia), Carlo Alberto di Savoia si pose a capo di una coalizione di Stati italiani e dichiarò guerra all’Austria, con l’intenzione di conquistare il Regno Lombardo-Veneto. Inizialmente vittorioso, Carlo Alberto venne in seguito sconfitto e fu costretto a consegnare il regno a suo figlio, Vittorio Emanuele II.
– 1852: Camillo Benso Conte di Cavour diventò primo ministro del Regno di Sardegna e iniziò a pianificare nuove strategie innovative per riuscire a unificare la penisola.
Cavour, infatti, si rese subito conto che senza l’appoggio di una potenza europea non sarebbe mai stato possibile sconfiggere gli Asburgo, quindi, attraverso una serie di manovre diplomatiche, riuscì a ottenere il sostegno della Francia di Napoleone III
Seconda Guerra d’Indipendenza e Spedizione dei Mille
– 1859: scoppiò la Seconda Guerra d’Indipendenza: il Regno di Sardegna, affiancato dalla Francia, riuscì a ottenere la Lombardia, evento che portò, in seguito, l’annessione al Regno di Sardegna anche di Toscana, Parma, Modena e della parte di Romagna governata dallo Stato Pontificio.
– 1860: Giuseppe Garibaldi, un generale, patriota e condottiero italiano, famoso sia in Europa che in America meridionale per le sue imprese che lo resero noto come “eroe dei due mondi”, con circa un migliaio di uomini al seguito, partì da Quarto, nei pressi di Genova, in nave e raggiunse Marsala, in Sicilia. Dalla Sicilia, combattendo contro l’esercito borbonico, i Mille conquistarono tutta l’isola e iniziarono a risalire verso Nord, vittoria dopo vittoria, fino a Napoli.
Nelle stesse settimane il re Vittorio Emanuele II mosse l’esercito per conquistare le Marche e l’Umbria, regioni controllate dallo Stato Pontificio e, evitando il Lazio, scese con i soldati fino in Campania.
-1860 (26 ottobre): Vittorio Emanuele incontrò Giuseppe Garibaldi a Teano, vicino Caserta, riunendo così la penisola.
– 1861 (17 marzo): Vittorio Emanuele II dichiarò la nascita del Regno d’Italia con capitale Torino
Terza Guerra d’Indipendenza e Breccia di Porta Pia
– 1866: l’Italia non era ancora del tutto unita e liberata… Mancavano, infatti, ancora il Lazio e il Veneto, ma quest’ultimo fu liberato da Vittorio Emanuele con la Terza Guerra d’Indipendenza.
– 1870: i bersaglieri del re giunsero a Roma, dove si aprirono un varco nelle Mura ed entrarono in città (un evento che verrà ricordato come la Breccia di Porta Pia) , mettendo fine al potere del Papa. A quest’ultimo, infatti, furono concessi solo il Palazzo Pontificio, i palazzi del Vaticano e un indennizzo annuo in denaro.
– 1871: Roma divenne la capitale del Regno d’Italia.
Bene! Ora conoscete la storia dell’Unita d’Italia! Adesso perché non ripassate anche un po’ di geografia con il nostro video sulle regioni italiane? È davvero molto interessante e, soprattutto, molto utile! Non perdetevelo, e non perdetevi neanche i fantastici prodotti del nostro negozio on-line LearnAmo Collection!
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grazie di cuore!
Tanto per cambiare, eccellente lezione, soprattutto per imparare il Passato Remoto. Auguri. Evviva la storia d’Italia!!!
Ma secondo voi questa è la ricostruzione degli eventi che davvero portarono alli”nvasione del sud pagata con i soldi dei banchieri FrancoAustriaci (verso i quali il regno di Sardegna era piegato da debiti schiaccuanti) che serviti o per corrompere la quasi totalità dei capi della marina ed esercito del regno due Sicilie per tacere degli accordi con mafiosi e camorristi? Credete che i popolo voleva davvero l’unità d’Italia per patriottismo? Che Garibaldi con 1000 coscritti e tre cannoni vinse un esercito da 35000 soldati e marinai? Ma per l’amor di Dio.
Cosa un „schiaccuanto“? Grazie mille