Siamo tornati con un altro video della serie “smettila di dire…”, e questa volta parleremo della parolina “perché”, una di quelle che, quando ci si chiede come sostituirle, sembrano avere poche alternative. In realtà, come vedremo, è sempre possibile dire le cose in tanti modi diversi, e anche questa parola non fa eccezione. In questo video vi mostrerò le alternative a “perché” in tutti i suoi diversi usi, facendo ovviamente tanti esempi.
Sinonimi di PERCHÉ in italiano
Partiamo subito dalle basi: “perché” è un avverbio interrogativo (usato nelle domande) e una congiunzione (usata nelle subordinate), che di norma esprime rapporti causali o finali. In altre parole, la parola “perché” viene usata per chiedere o per spiegare la causa o lo scopo di qualcosa.
Come avverbio interrogativo
Vediamo prima di tutto i diversi modi possibili per sostituire “perché” nelle frasi interrogative:
1) PER QUALE RAGIONE?
Una delle alternative più semplici ed intuitive è “per quale ragione”, che viene usato in contesti prevalentemente formali, e raramente in contesti colloquiali. Dopotutto, quello che vogliamo sapere è proprio la ragione per cui è avvenuta una certa cosa. Vediamo un esempio.
“Mi dica, signor Rossi, per quale ragione è arrivato in ritardo alla riunione stamattina? Crede forse di poter fare come le pare?”
2) PER CHE/QUALE MOTIVO?
Molto simile alla precedente, “per quale motivo” viene usato un po’ più frequentemente anche nei contesti colloquiali, anche se possiede comunque una leggera sfumatura formale.
“Luca, scusa, ma per quale motivo continui a guardarmi? Vuoi una foto?”
3) A CHE/QUALE SCOPO?
Anche in questo caso si tratta di due alternative marcatamente formali, ma non è raro sentirle anche in contesti più colloquiali.
“Sì, ho capito che hai comprato un capannone enorme, ma a che scopo? Cioè, cosa ci devi fare?”
4) COME MAI?
“Come mai” è una validissima alternativa a “perché”, e viene usato molto frequentemente in tutti i registri della lingua italiana, soprattutto in contesti colloquiali. Il significato è identico a quello di “perché”, senza sfumature particolari.
“Come mai hai chiamato la polizia? È successo qualcosa di grave?”
Ovviamente è importante sottolineare che tutte le alternative che abbiamo visto per le interrogative possono essere usate per riportare le domande nel discorso indiretto. Vediamo qualche esempio:
“L’unica cosa che non ho capito è per quale motivo abbia deciso di trasferirsi.”
“Oggi ho incontrato tua madre e mi ha chiesto come mai non fossi andato a scuola stamattina.”
“Rimane da chiarire per quale ragione il pluriomicida abbia deciso di consegnarsi alla polizia.”
“Ho cercato di scoprire a quale scopo ti avesse chiesto di aiutarla, ma non mi ha voluto rivelare nulla.”
Inoltre, quando nel discorso indiretto si riporta una domanda introdotta da perché, ci sono due alternative:
La prima è quella di mantenere la parola “perché”.
“Comunque non mi ha spiegato perché abbia deciso di sposarlo così in fretta.”
La seconda possibilità è quella di sostituire “perché” con “la ragione / il motivo per cui”.
“Comunque non mi ha spiegato il motivo per cui abbia deciso di sposarlo così in fretta.”
ATTENZIONE: Non si può dire “il motivo/la ragione perché”: o usate solo “perché” oppure “il motivo/la ragione + per cui”.
Nelle frasi subordinate…
Nelle frasi subordinate la congiunzione “perché” introduce una spiegazione. In questo caso, “perché” ha moltissimi possibili sinonimi. Vediamoli insieme.
Come congiunzione causale
Se utilizziamo perché come congiunzione causale (cioè per introdurre la spiegazione dei motivi, delle cause di un certo avvenimento), allora le alternative possono essere:
1) POICHÉ
La congiunzione “poiché” è utilizzata senza alcun cambiamento di significato come sinonimo di “perché”. L’unica differenza sta nell’utilizzo: infatti, dovete sapere che, in questo caso, “perché” non può mai essere utilizzato all’inizio della frase, ma soltanto nel mezzo (“Mangio perché ho fame” “Perché ho fame, mangio”). “Poiché”, invece, può essere tranquillamente utilizzato all’inizio della frase così come nel mezzo. Di solito, comunque, lo si trova soprattutto in contesti formali o letterari.
“Le dichiarai il mio amore senza remore, poiché sapevo che mai più l’avrei rivista.”
2) SICCOME
“Siccome” è la versione decisamente più colloquiale di “poiché”. Si può utilizzare negli stessi modi (quindi sia all’inizio nella frase che nel mezzo) ma lo si trova tranquillamente anche nei contesti più colloquiali.
“Siccome ho già troppe spese questo mese, non posso venire in vacanza con voi”
3) DATO CHE / VISTO CHE
Parallelamente a poiché, ma in contesti colloquiali, è molto frequente l’utilizzo di “dato che” e “visto che” in sostituzione alla congiunzione “perché”.
“Ne ho comprate 4 confezioni, dato che c’era lo sconto”
“Visto che abbiamo tempo, possiamo fare una passeggiata più lunga”
4) TANTO
Per comprendere come usare correttamente questa alternative, vi invito a guardare la lezione dedicata esclusivamente alla parola TANTO in italiano.
5) PER IL (SEMPLICE) FATTO CHE
Di norma, con quest’espressione si vuole indicare che il motivo di una certa azione o di un certo evento è piuttosto ovvio e scontato. “Semplice”, in realtà, può essere omesso, ma noterete che nel linguaggio colloquiale è usato molto frequentemente.
“Io con lei non ci voglio lavorare, per il semplice fatto che l’ultima volta che mi ha visto non la smetteva di lanciarmi frecciatine e fare commenti sul mio taglio di capelli. Ma chi si crede di essere?”
Con valore finale
Quando, invece, la congiunzione “perché” ha valore prettamente finale, ovvero spiega o chiarisce lo scopo di una certa azione, allora può essere sostituito con:
6) AFFINCHÉ, COSICCHÉ
Queste due alternative hanno una sfumatura leggermente più formale.
“L’ho tartassato di domande affinché mi confessasse tutto.”
“Ho regalato una nuova bicicletta a mia figlia cosicché possa imparare a pedalare senza le rotelle di sostegno.”
Attenzione! “Affinché” e “cosicché” possono sostituire “perché” in subordinate esplicite (cioè con un verbo finito, coniugato) , ma è possibile esprimere gli stessi significati anche con subordinate implicite (cioè con verbo all’infinito). “Perché”, in questo caso, può essere sostituito da al fine di, allo scopo di, così da, in modo da. Vediamo qualche esempio:
“L’ho tartassato di domande al fine di ottenere delle risposte.”
“Ho regalato una nuova bicicletta a mia figlia, così da permetterle di imparare a pedalare senza le rotelle di sostegno.”
(NB: in questi casi, il soggetto deve essere lo stesso nella frase principale e nella frase subordinata!)
Tutto chiaro? Bene! Adesso però non smettere di studiare! C’è ancora qualcosa che devi sapere… Qual è la differenza tra INFINE, FINALMENTE e ALLA FINE.
Vediamo se hai appreso i contenuti di questa lezione! Prova a fare gli esercizi!
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