Tutto quello che DEVI sapere (e che nessuno ti ha MAI detto) sul CONGIUNTIVO ITALIANO

Anche dopo aver passato mesi a imparare la coniugazione dei quattro tempi del congiuntivo italiano e dopo aver appreso quando usarlo e quando non usarlo, rimangono ancora moltissimi dubbi a proposito del congiuntivo italiano (dubbi che, spesso, hanno anche gli stessi italiani). In questa lezione, andremo a vedere i 5 DUBBI (sul CONGIUNTIVO) che tutti hanno avuto almeno una volta nella vita e a cui mai hanno avuto una risposta. Prepara carta e penna! Ci sarà da prendere appunti!

Domande FREQUENTI sul congiuntivo italiano

1 – È vero che il congiuntivo italiano è morto (o comunque sta per morire)?

In effetti, si sente sempre più raramente, soprattutto nell’italiano parlato. La causa principale di questo sono le sue regole complesse, che lo rendono difficile da gestire per molti.

Questo è un peccato, perché il congiuntivo dà delle sfumature in più alla lingua, la rende più interessante e raffinata. 

Ma allora perché noi stranieri dobbiamo studiarlo, se anche gli italiani lo usano sempre meno?

Il congiuntivo va imparato perché offre una visione più completa e ampia sulla lingua, un bagaglio maggiore e una maggiore consapevolezza e padronanza dell’italiano.

Una volta che lo avrai studiato e compreso, potrai decidere se farne a meno o se utilizzarlo! Figo, no?

E non lo dice solo LearnAmo, ma queste sono anche le parole di Maria Luisa Altieri Biagi, una linguista italiana, studiosa di grammatica e storia della lingua italiana.

2 – Perché il congiuntivo non si usa con espressioni come “forse”, “probabilmente”, “secondo me” anche se queste esprimono dubbi, incertezze o soggettività?

Perché congiuntivo non può mai essere il verbo principale nella frase.

Cosa si intende per “verbo principale”? Il verbo principale è quello che regge tutta la frase e da cui tutti gli altri verbi della frase dipendono. Il verbo principale ha un proprio significato da solo, perciò può anche essere l’unico verbo della frase.

Al contrario, il congiuntivo può solo dipendere da un altro verbo. Dunque, è vero che il congiuntivo è il modo dell’incertezza, del dubbio, della soggettività, ma si usa solo se dipende un altro verbo che esprime questi significati (come: pensare, credere, bisognare, essere felice/triste… Se non conosci tutti i verbi e le espressioni che reggono il congiuntivo, dai un’occhiata alla nostra lezione su quando usare il congiuntivo).

Invece, “forse”, “probabilmente”, “secondo me”, “dal mio punto di vista” (e simili) sono espressioni che non contengono un verbo, quindi non c’è nulla che possa reggere il congiuntivo.

Diremo quindi, ad esempio:

Forse hai ragione.

Probabilmente dovevamo andare via prima.

Secondo me hanno avuto una bella idea.

Dal mio punto di vista, siamo al sicuro.

In queste frasi, il verbo sottolineato è il verbo principale, nonché l’unico verbo, perciò non avremmo mai potuto avere un congiuntivo al suo posto.

3 – Ci sono dei casi in cui il congiuntivo è il verbo principale della frase? Quali sono questi casi? 

Sì, ci sono dei casi in cui il congiuntivo può essere il verbo principale della frase, ma si tratta di casi molto particolari.

Nello specifico, nelle frasi in cui questo succede, il congiuntivo ha valore:

  • esortativo, cioè di imperativo formale

Venga

Si sieda!

Mi dica!

Vada via!

  • dubitativo, esprimendo un dubbio sotto forma di una domanda introdotta da CHE…?

Non è venuto a lavoro oggi. Che sia malato?

Si è comprato una Ferrari! Che abbia vinto la lotteria?

Attenzione!

In questi casi, con questo significato, il CHE + congiuntivo può anche essere sostituito dal futuro:

Non è venuto a lavoro oggi. Che sia malato?Non è venuto a lavoro oggi. Sarà malato?

Si è comprato una Ferrari! Che abbia vinto la lotteria?Si è comprato una Ferrari! Avrà vinto la lotteria?

  • esclamativo, per esprimere un augurio, una speranza, un timore oppure per dare enfasi a quanto vogliamo dire 

Ah… Avessi tanti soldi… Ora vivrei in un attico a Dubai! → speranza, augurio

Sapessi quanto mi costa ammetterlo! Ma avevi ragione! → enfasi

4 – “Sono certo che”, “Sono sicuro che”, “È chiaro che”, “È evidente che” e simili reggono l’indicativo oppure il congiuntivo?

Normalmente, espressioni formate dal verbo “ESSERE” + un aggettivo, un avverbio o un sostantivo prendono il congiuntivo.

Ad esempio:

È importante che tu non faccia ritardo.

Sono felice che loro siano qui.

È bene che i bambini vadano al parco.

Cosa succede, però, quando l’aggettivo (o l’avverbio o il sostantivo) esprime certezza? Si dovrà usare il congiuntivo (per rispettare la regola appena vista) oppure l’indicativo (che è il modo della certezza)?

Facciamo chiarezza!

Il congiuntivo, come tutti i libri dicono (e come più o meno tutti sanno), è il modo della soggettività (tra le altre cose). 

Perciò, nei casi visti prima, useremo il congiuntivo con quelle forme personali, che parlano di qualcuno in particolare (perché è la sua soggettività).

Sono convinto che lui abbia avuto un buon motivo per farlo.

Siamo certi che lui sia un gran lavoratore.

Invece, useremo l’indicativo con le forme impersonali, che esprimono evidenza e certezza in senso generale.

È sicuro che Luca è stato licenziato.

È evidente che i bambini amano giocare in questo parco.

5 – Perché uno stesso verbo qualche volta prende l’indicativo e qualche volta prende il congiuntivo?

In italiano, alcuni verbi possono reggere sia l’indicativo sia il congiuntivo, a seconda del diverso significato che tali verbi esprimono.

Vediamo alcuni esempi:

AMMETTERE

  • Prende l’indicativo quando ha il significato di “riconoscere” → Ammetto che non mi ero preparata bene per l’esame.
  • Prende il congiuntivo quando ha il significato di “supporre” → Ammettendo che sia come dici tu, perché dovrei parlarne io?

BADARE

  • Prende l’indicativo quando ha il significato di “osservare” → Non badare ai capelli che ho questa mattina, non li ho pettinati!
  • Prende il congiuntivo quando ha il significato di “avere cura” → Dobbiamo badare che niente di male accada ai nostri figli.

CAPIRE, COMPRENDERE

  • Prendono l’indicativo quando hanno il significato di “rendersi conto” → Ho capito che non mi hanno invitato al matrimonio perché la sposa ce l’ha con me da anni.
  • Prendono il congiuntivo quando hanno il significato di “trovare naturale” → Comprendo che tu voglia andare via dopo quello che è successo, ma spero che potremo riparlarne con più calma.

Speriamo che tutti i tuoi dubbi sul congiuntivo siano stati chiariti. Se ne hai degli altri, lascia un commento! E non dimenticare di studiare anche tutti i casi in cui NON bisogna usare il congiuntivo!

4 pensieri su “Tutto quello che DEVI sapere (e che nessuno ti ha MAI detto) sul CONGIUNTIVO ITALIANO”

  1. Nel questo video c’è un esempio: Siamo certi che lui sia un gran lavoratore. (congiuntivo)
    Nel “TEST: Conosci il CONGIUNTIVO?” nella domanda numero 2: Sono certo che sapete la risposta a questa domanda. (indicativo).
    Qual è la differenza? Grazie.

  2. Ho un dubbio perché nella lezione “Quando NON usare il congiuntivo! ” si dice questo :

    Non si usa con aggettivi che esprimono certezza (certo, sicuro, convinto, chiaro, evidente, ovvio…)

    Sono convinto che hanno mangiato loro la torta che era in frigo! (forma personale)

    Sei sicuro che lo sanno? (forma personale)

    Pero’ in questa lezione si dice:

    Sono convinto che lui abbia avuto un buon motivo per farlo.

    Siamo certi che lui sia un gran lavoratore.

    Grazie per la vostra risposta !

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