10 donne, tutte diverse tra di loro, che hanno fatto la storia italiana: eccelse nella scienza, nella matematica, nell’arte e nella letteratura. Cosa hanno in comune queste 10 donne, apparentemente così lontane l’una dall’altra? La forza, la determinazione ed il segno che hanno lasciato nella nostra storia. In questo articolo andremo a scoprire un po’ di più su queste donne, sulla loro vita e su cosa le ha cementate nella nostra mente come icone.
Donne rivoluzionarie in Italia
Ecco a voi 10 donne che hanno cambiato la storia e la visione femminile, dal medioevo ai giorni nostri:
1) Matilde di Canossa (1046 – 1115)
La grancontessa Matilde è una delle figure più importanti ed interessanti del Medioevo italiano.
Figura femminile di grande importanza nella storia del Medioevo europeo, Matilde di Canossa a soli sei anni si ritrovò erede di un territorio che andava dal Lazio fino al Lago di Garda, strategico punto di passaggio obbligato sia per i Pontefici che dovevano insediarsi a Roma, sia per gli imperatori che a Roma dovevano essere incoronati. Seconda cugina dell’imperatore Enrico IV, ma fedele seguace della Riforma della Chiesa, portata avanti da Papa Gregorio VII, si ritrovò al centro di uno scontro epocale per la lotta delle investiture tra Papato e Impero.
Matilde di Canossa è vissuta in un periodo di continue battaglie, di intrighi e scomuniche, un periodo che considerava le donne come esseri inferiori. Eppure, lei è stata capace di dimostrare una forza straordinaria e un’innata attitudine al comando. Sotto il suo comando il Dominio dei Canossa raggiunse la massima estensione, arrivando a conquistare tutti i territori a nord dello Stato Pontificio.
L’imperatore Enrico IV di cui parlavamo prima, nel 1077 si recò a Canossa per ottenere, umiliandosi in veste di penitente, il perdono di papa Gregorio VII, ospite della contessa Matilde, proprietaria del castello. Di qui l’espressione “andare a Canossa“, fare atto di sottomissione umiliante, ritrattandosi e riconoscendo la supremazia dell’avversario.
2) Artemisia Gentileschi (1593 – 1652)
Artemisia Gentileschi è stata una pittrice di stampo caravaggesco. Il padre, Orazio, era un pittore e sin da piccola la Gentileschi ha dimostrato una passione per l’arte: nonostante ai tempi fosse proibito alle donne diventare pittrici, Artemisia fece il suo ingresso nel mondo dell’arte nel 1610 con il quadro Susanna e i vecchioni. L’artista è anche ricordata come una delle prime donne a denunciare uno stupro: portò Agostino Tassi (che era stato il suo maestro di prospettiva) a processo e rifiutò il matrimonio riparatore. L’iter del processo fu lungo e doloroso, ma la Gentileschi riuscì ad affrontarlo con coraggio.
In seguito, si sposò con un fiorentino e si trasferì a Firenze, dove ricevette varie commissioni, anche dai Medici stessi.
3) Maria Montessori (1870 – 1952)
Maria Montessori fu una delle prime donne italiane a laurearsi in medicina. È stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medica, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, e viene ricordata per il metodo educativo che porta il suo nome, utilizzato in migliaia di scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori in tutto il mondo.
Il metodo Montessori si riferisce all’educazione del bambino dalla nascita all’età adulta. L’insegnante deve essere “solo” il mediatore che favorisce la voglia di fare, innata nel bambino; deve saper osservare, scegliere il materiale adatto e saper tacere al momento giusto.
Nella sua analisi Maria Montessori vede quattro periodi dello sviluppo. Il primo (2-6 anni) ha per obiettivo l’esercizio dei sensi e l’educazione alla vita pratica e alla socialità (motricità, tempo, le faccende di casa, rapporto con la natura, indipendenza, silenzio, linguaggio, numeri, spazio, rumori e suoni, colori, scrittura, autoeducazione). Nel secondo periodo (7-12 anni) avviene il passaggio dal piano sensoriale al piano astratto. Tra i temi: studi sull’acqua, chimica, educazione cosmica, storia, le religioni del mondo, cultura artistica e musicale, scoutismo. «L’adolescenza è il periodo in cui il bambino diventa uomo, cioè un membro della società», perciò in questa fase va tenuto conto della vita sociale, e gli va insegnato come associarsi agli altri, il che lo porta a sviluppare forze nuove e stimolare le energie. Nel quarto periodo, Maria evidenzia la necessità di incoraggiare il giovane adulto all’autonomia, alla cooperazione e alla conquista dell’indipendenza economica durante gli studi universitari.
Viaggiò in vari paesi per diffondere il proprio metodo, ed in India fu sorpresa dalla seconda guerra mondiale: lì fu imprigionata insieme al figlio e venne rilasciata nel 1944.
4) Grazia Deledda (1871 – 1963)
Grazia Deledda è la seconda donna al mondo (e la prima in Italia) a ricevere il premio Nobel per la letteratura. Cresciuta da una famiglia benestante e tradizionale, la Deledda si è scontrata dal primo momento con una società retrograda e patriarcale, che vedeva la donna solamente come moglie e madre. Nei suoi romanzi emerge questa società e la stessa è criticata, aggiungendo un tocco personale ed emotivo che rende i suoi romanzi di assoluto impatto.
Ancora oggi è ricordata come una delle più grandi scrittrici italiane. Il verismo della sua narrativa, i toni cupi e l’ansia di liberazione delle sue opere, le storie di passioni primitive che racconta nei suoi romanzi fecero breccia nella critica, anche all’estero e il 10 dicembre 1926 venne la consacrazione più alta per uno scrittore: il conferimento del premio Nobel per la letteratura, «per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano».
5) Anna Magnani (1908 – 1973)
Anna Magnani è stata un’attrice, considerata tra le maggiori interpreti femminili nella storia del cinema. È una figura chiave della romanità cinematografica del XX secolo, con celebri interpretazioni come Roma città aperta e La rosa tatuata. Quest’ultimo film le fece vincere un Oscar alla miglior attrice protagonista nel 1956, e fu la prima attrice non di lingua inglese a riceverlo. Inoltre, una stella sulla Walk of Fame di Hollywood porta il suo nome.
Anna Magnani è stata una figura chiave del neorealismo italiano, interpretando con stile inimitabile il personaggio della popolana focosa e sboccata, ma allo stesso tempo sensibile e generosa, incarnazione dei valori genuini di un’Italia popolare. I personaggi caratterizzati dal suo temperamento focoso e passionale, ma capaci anche di toccanti e imprevedibili dolcezze, le si addicevano in modo perfetto. Anna Magnani è ricordata per quella sua inarrivabile e passionale carica umana, che talvolta sfociava in sanguigne manifestazioni di rabbia o di affetto, e che la distinguevano, oltre come inarrivabile interprete, come donna forte e sensibile, anche se profondamente tormentata.
6) Rita Levi Montalcini (1909 – 2012)
Rita Levi Montalcini è stata una neurologa, accademica e senatrice a vita italiana. Vincitrice del Premio Nobel per la medicina nel 1986, per aver scoperto e illustrato il fattore di accrescimento della fibra nervosa è la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze. Le sue ricerche continuano fino alla veneranda età di 103 anni. Vissuta tra gli Stati Uniti ed il Belgio, costretta a fuggire alle leggi razziali in quanto ebrea, ancora oggi è ricordata come una delle più grandi scienziate al mondo.
7) Nilde Iotti (1920-1999)
Nilde Iotti fu una politica italiana, prima donna a ricoprire la terza carica più importante dello stato italiano, la presidenza della Camera dei Deputati. Ricoprì quel ruolo per 13 anni durante tre legislature, il mandato più lungo per qualsiasi presidente della Camera dei Deputati. Fu comunista e partigiana: nell’Italia del nord c’è la Resistenza e molte bande partigiane lottano contro i nazifascisti. Nilde Iotti viene in contatto con la parte comunista e nel 1943 inizia a collaborare con loro, diventa staffetta partigiana e porta volantini, viveri, medicine e calze di lana con la sua bicicletta. È stata anche una grande attivista in favore delle donne. Quello sarà l’inizio della sua lunga attività politica. Il suo discorso d’insediamento come presidentessa della Camera pose al centro la figura della donna nella società e l’imparzialità nella politica.
8) Alda Merini (1931-2009)
Alda Merini fu una poetessa, scrittrice ed aforista italiana. E’ conosciuta come una delle più grandi poetesse italiane del 20esimo secolo, e la sua poesia lascia trasparire una profondità emotiva disarmante. La sua vita personale ha influenzato la sua arte: ha sofferto di malattia mentale ed è stata ricoverata in un ospedale psichiatrico. Raccontava così la sua esistenza: «Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara».
9) Mina (1940)
Mina, nata Mina Anna Maria Mazzini, è una delle cantanti italiane più famose al mondo, nonché una delle migliori di tutti i tempi. Il suo timbro di voce la contraddistingue: è dotato di grande ampiezza, estensione e agilità. Ha interpretato più di 1.500 brani nel corso della sua carriera, ed è stata la prima icona pop: è la prima donna ad aver indossato una minigonna nella televisione italiana.
Le canzoni più popolari di questa grandissima cantante sono:
“Amor mio”
“Ancora ancora ancora”
“Grande grande grande”
“Parole parole parole”
“Se telefonando”
“E poi”
“Acqua e sale” con Adriano Celentano
10) Miuccia Prada (1949)
Miuccia Prada è una stilista ed imprenditrice italiana. Ha ereditato dal nonno, Mario Prada, l’omonimo marchio di moda. Aveva cominciato a lavorare lì nel settore degli accessori. Mentre lavora come manager presso l’azienda Fratelli Prada, Miuccia disegna ed espone una linea di borse in nylon nero che in poco tempo diventa un successo di vendita assoluto. Siamo all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso e quella gratificazione personale e professionale, spinge la giovane stilista italiana, poco più che trentenne, a riprovare, concentrandosi questa volta su abiti e scarpe.
Grazie al suo talento ed abilità imprenditoriale, Miuccia Prada ha reso il marchio uno dei più conosciuti al mondo, combinando avanguardia ed innovazione nella moda. Secondo una classifica della rivista Forbes, è la 10° donna più ricca d’Italia e la 565º al mondo.
Se la cultura italiana vi affascina, non perdetevi l’articolo in cui vi mostro gli itinerari da fare (in treno) in Italia per dire di aver visitato il BelPaese come nessun turista ha mai fatto!
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English translation
“What do this women have in common” should be “What do these women have in common” as it is plural