In questo articolo parleremo di mitologia greca! No, non parleremo di Ulisse, Enea e Achille, ma ci occuperemo di lingua italiana per quanto riguarda l’influenza che la mitologia greca ha avuto su di essa. Infatti, in italiano ci sono tantissime espressioni idiomatiche che usiamo quasi ogni giorno e che hanno origine proprio dalle storie dei personaggi greci di cui abbiamo sentito parlare a scuola.
MITI GRECI CHE HANNO INFLUENZATO LA LINGUA ITALIANA
Qui di seguito troverete otto espressioni le cui origini provengo dall’antica Grecia, che hanno raggiunto l’Italia influenzandone per sempre la lingua. Per ogni espressione, ci sarà una spiegazione e qualche esempio.
PIANTARE IN ASSO
Questa espressione significa “abbandonare qualcuno da un momento all’altro, senza dare spiegazioni né preavviso”. Originariamente, però, l’espressione era piantare in Nasso e derivava proprio dalla mitologia, rifacendosi al mito del Minotauro: Arianna, dopo aver aiutato Teseo con il suo filo a sconfiggere il mostro e a venire fuori dal labirinto di Cnosso, fu abbandonata (piantata, appunto, nel linguaggio colloquiale) sull’isola di Nasso proprio dal suo amato Teseo.
Esempio:
Sofia mi aveva invitata a cena, ma poi mi ha piantata in asso all’ultimo momento! Che figuraccia! Ero da sola nel ristorante a un tavolo per due!
VIVERE UN’ODISSEA
Significa vivere un’esperienza ricca di peripezie, imprevisti, sfortune o, più in generale, condurre una vita travagliata e difficile.
Ovviamente, vi è un chiaro riferimento all’Odissea, grande poema greco scritto da Omero. La conosciamo tutti, no? L’Odissea narra dell’eroe Ulisse e delle avventure che ha dovuto affrontare durante il suo lunghissimo e faticosissimo ritorno da Troia a Itaca, la sua patria. È chiaro quindi il riferimento dell’espressione italiana alle difficoltà e agli imprevisti.
Esempio:
Speravo che il viaggio fosse piacevole, invece è stata una vera odissea: prima la ruota bucata, poi l’aria condizionata rotta, Paola si è sentita male e infine ci stavano per rubare la macchina!
AVERE LA SPADA DI DAMOCLE SULLA TESTA/SUL CAPO
Significa “avvertire nella propria vita l’incombenza di una grande minaccia o di un grave pericolo“, “Avere la sensazione che qualcosa di orribile possa accadere da un momento all’altro“.
L’origine di questa espressione è il racconto che vede come protagonista Damocle, un membro della corte del tiranno di Siracusa, Dionigi I. Damocle invidia la posizione privilegiata del tiranno, perché può vivere una vita agiata e lussuosa, allora il tiranno gli propone di prendere il suo posto per un giorno.
Effettivamente, Damocle conferma quello che aveva immaginato ma, al termine di un ricco banchetto, si accorge che, sopra la sua testa, è appesa una spada: Dionigi l’aveva fatta mettere lì per fargli capire quanto la sua posizione di tiranno in realtà fosse pericolosa, dal momento che esponeva continuamente la propria vita a grandi minacce.
Esempio:
A lavoro ho troppe responsabilità, è come avere costantemente una spada di Damocle sulla testa.
ESSERE UNA FATICA DI ERCOLE
Quando qualcosa viene identificato come “una fatica di Ercole”, significa che si tratta di un’impresa molto difficile, che richiede tanto impegno e fatica.
Il riferimento è ovvio: Ercole (che si chiamava Eracle nella mitologia greca), il quale ha dovuto compiere ben dodici fatiche al servizio del cugino Euristeo, per espiare la propria colpa – era infatti responsabile della morte della famiglia di Euristeo.
Esempio:
Trasferirmi in una nuova città, ambientarmi e trovare subito un lavoro è stata una fatica di Ercole, ma ne è valsa la pena perché mi ha dato tante soddisfazioni!
ESSERE UN CAVALLO DI TROIA
In riferimento a una persona, indica una talpa, qualcuno che agisce in segreto, in incognito, all’interno di un gruppo di qualsiasi tipo, con l’intento di danneggiarlo, comprometterlo. In generale, l’espressione può essere utilizzata per indicare un inganno, un imbroglio, cioè una situazione che all’apparenza sembra innocua, ma che in realtà nasconde dei fini loschi.
A cosa fa riferimento questa espressione? Penso che lo sappiamo tutti: al famosissimo episodio dell’Iliade di Omero! La città di Troia fu sconfitta da un gruppo di Greci nascosti all’interno di un cavallo di legno che era stato introdotto nella città dai Troiani stessi, che lo credevano un dono divino.
Esempio:
Abbiamo un cavallo di Troia all’interno dell’azienda, perché i nostri concorrenti conoscono tutti i nostri accordi segreti!
TALLONE DI ACHILLE
L’espressione “tallone di Achille” indica il punto debole di una persona ma anche di un sistema, un’istituzione ecc.
Anche in questo caso, per spiegarne l’origine, occorre fare riferimento alla mitologia greca e, in particolare all’invincibile eroe Achille. Da bambino, sua madre lo aveva immerso nelle acque del fiume Stige, per renderlo imbattibile e invulnerabile. Ma aveva un solo punto debole: il tallone. Perché? Beh, perché, per immergerlo, la madre lo afferrò per il tallone, che rimase l’unica parte non bagnata dalle acque miracolose e per questo debole.
Esempio:
A scuola, il mio tallone d’Achille era la matematica, ma amavo l’italiano.
CADERE/ABBANDONARSI/ESSERE TRA LE BRACCIA DI MORFEO
Significa addormentarsi profondamente (cadere, abbandonarsi —) o essere serenamente addormentati (essere —).
Ma chi è Morfeo? Nella mitologia greca, Morfeo era il dio dei sogni profetici, vale a dire quelli attraverso cui gli dèi parlavano agli uomini, non potendo manifestarsi in prima persona.
Esempio:
Dopo una giornata di lavoro stancante, Luca è caduto tra le braccia di Morfeo appena ha appoggiato la testa al cuscino.
APRIRE IL VASO DI PANDORA
Significa portare alla luce circostanze o situazioni nascoste, non ben conosciute, pericolose, dannose, ma anche illecite o criminali.
E cos’era questo vaso di Pandora nella mitologia greca? Era letteralmente un vaso che conteneva tutti i mali dell’uomo (la vecchiaia, la gelosia, la malattia, la pazzia, il vizio). Zeus li aveva chiusi nel vaso e lo aveva affidato alla prima donna mortale: Pandora. Questa, per curiosità, lo aprì e tutti i mali si riversarono sul mondo, condannando l’umanità alla sofferenza.
Esempio:
Certo, aprire il vaso di Pandora potrà rovinare il nostro rapporto, ma ho deciso di raccontarti finalmente tutta la verità.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e che abbiate imparato espressioni nuove – se invece ne conoscevate già alcune, ditemi nei commenti quali! Beh, dopo aver imparato delle cose sulle mitologie greche e su azioni passate belle che concluse… che ne dite di studiare la formazione del passato remoto in italiano?
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