Hai mai provato a dare un’occhiata ad un vocabolario italiano? È pieno zeppo di parole straniere! In questa lezione abbiamo selezionato alcune delle più frequenti…Vediamo se le conosci!
Parole straniere in italiano
Un fenomeno sempre più diffuso è l’uso, da parte degli italiani, di parole straniere e, in particolare, di anglicismi e francesismi, cioè parole provenienti dall’inglese e dal francese.
Ecco le più comuni e alcuni esempi di utilizzo.
Anglicismi
T-SHIRT → in italiano si può tradurre come “maglietta“, ma la parola inglese è frequente tanto quella italiana.
Esempio:
La t-shirt che indosso oggi è un regalo di Matteo.
OUTFIT → in italiano sarebbe “il modo in cui sei vestito in un momento specifico“, ma ovviamente, non essendoci un’unica parola, nessuno utilizza questa lunghissima definizione e tutti ricorrono al termine inglese.
Esempio:
L’outfit di Giada non è adatto a questo luogo! Avrebbe dovuto osare di meno!
SOCIAL NETWORK → le famosissime “reti sociali“! No… Ancora una volta, nessuno utilizza l’espressione italiana in questo caso.
Esempio:
Viviamo in un’era in cui nessuno può più fare a meno dei social network per comunicare con il mondo intero!
DJ → in italiano, letteralmente, il dj è “la persona che mette la musica“. Inutile dire che anche in questo caso l’unico usato è il termine inglese!
Esempio:
Domani sera nel locale in centro suona il dj più famoso d’Italia!
BODYGUARD → in italiano si può tradurre come “guardia del corpo“, che è tanto usato quanto il termine inglese.
Esempio:
Le persone importanti hanno almeno un bodyguard personale.
PASSWORD → in italiano “parola chiave” o “codice“, ma in realtà sono state sostituite quasi completamente dal termine inglese.
Esempio:
Dimentico sempre tutte le mie password e ogni volta devo crearne di nuove!
WI-FI → in italiano è la “rete senza fili”… Come molte altre parole del linguaggio informatico, gli italiani preferiscono mantenere la terminologia inglese.
Esempio:
Non so stare senza Wi-Fi! Adoro vedere video su Internet!
TRASH → in italiano si utilizza questo termine inglese solo per riferirsi all’ambito televisivo. Il “trash” (detto anche “tv spazzatura“) comprende tutti quei programmi poco educativi e pieni di litigi e/o parolacce.
Esempio:
Ormai la tv è piena di trash! Preferiamo goderci un bel film al cinema.
MAKE-UP → in italiano si può tradurre come “trucco“, che è tanto usata quanto la parola inglese.
Esempio:
Ho una grande passione per il make-up! Ogni volta che faccio shopping compro almeno un rossetto o un mascara!
ALL INCLUSIVE → in italiano sarebbe “tutto incluso“, anche se è un po’ meno usata rispetto all’espressione inglese. Essa è tipica delle offerte delle compagnie telefoniche, degli alberghi…
Esempio:
Ho attivato una fantastica offerta all inclusive! Ora ho messaggi e minuti di chiamate illimitati e anche molti giga per navigare liberamente su Internet!
MUST-HAVE → in italiano non c’è una simile espressione, ma solo la definizione “qualcosa da avere a tutti i costi“, che però non è utilizzata.
Esempio:
I must-have della moda di questa stagione includono un capo di colore rosso.
Francesismi
BOUTIQUE → corrisponde all’italiano “negozio di lusso“, dunque non un semplice negozio di abbigliamento, bensì uno in cui è possibile trovare capi firmati, costosi e ricercati.
Esempio:
Hanno aperto una nuova boutique in centro che vende capi davvero esclusivi! Non vedo l’ora di andarci!
CHIC → in italiano si potrebbe tradurre come “elegante“, ma -per essere precisi- questo indica giacca e cravatta o un abito da sera. Perciò si tende ad usare l’aggettivo francese “chic” per indicare qualcosa di raffinato e alla moda, ma non necessariamente “da sera”.
Esempio:
Trovo che Lucrezia sia una ragazza molto chic! Mi piacciono molto i suoi vestitini!
TOILETTE → il suo corrispondente italiano è “bagno“, che è tanto usato quanto il termine francese. Però chiedere per la “toilette” in un ristorante è decisamente la scelta migliore, perchè più elegante.
Esempio:
Mi scusi, potrebbe indicarmi dov’è la toilette?
BIDET → in italiano usiamo un termine francese per indicare qualcosa che, in realtà, in Francia proprio non hanno! Vale a dire lo strumento riservato alla cura dell’igiene intima. Non c’è una parola italiana corrispondente.
Esempio:
Si consiglia di fare un bidet due volte al giorno.
BAGUETTE → dire “panino” non è proprio la stessa cosa, perchè è molto generico. In italiano la baguette, e cioè un panino di forma allungata, sarebbe il “filone o filoncino“, ma il termine francese è più utilizzato.
Esempio:
Questa baguette con prosciutto e formaggio è davvero deliziosa! Ne prendo un’altra.
CHAPEAU! → in italiano corrisponde a “tanto di cappello!”. Le due espressioni sono usate per indicare ammirazione per qualcosa che qualcuno ha fatto o detto.
Esempio:
Chapeau! Avevi ragione tu! La partita di oggi è finita con un pareggio.
SAVOIR FAIRE → in italiano può essere tradotta come “saperci fare“. Le due espressioni sono usate per indicare la qualità di una persona che sa convincere gli altri, che ha i modi per piacere agli altri e per saper stare nella società.
Esempio:
Con il suo savoir faire, Marco ottiene sempre tutto quello che vuole! Quanto lo invidio…
DÉJÀ VU → in italiano sarebbe “qualcosa che mi sembra già vissuta, già vista“, ma ovviamente tutti usano l’espressione francese perché molto più breve ed efficace.
Esempio:
Sei sicuro che non abbiamo già parlato di questo argomento? Mi sembra un déjà vu!
ATTENZIONE!
Le parole straniere in italiano non hanno la forma plurale!
Esempio:
i bodyguards
Non perderti la lezione sugli errori più frequenti commessi dagli stranieri che studiano italiano!