Riassunto Seconda Guerra Mondiale: il ruolo di Italia, Germania e Giappone

Nella lezione seguente ci occuperemo nuovamente di storia: ripercorreremo, infatti, tutte le vicende principali della Seconda Guerra Mondiale, un conflitto passato alla storia come il più costoso in termini di vite umane e che ha visto l’Italia in un ruolo di primo piano.

Il Secondo Conflitto Mondiale: date, eventi e protagonisti

Inizio del confitto e ascesa di Hitler 

1939 (1 settembre): Adolf Hitler, dittatore della Germania, decise di in invadere la Polonia, costringendo la Francia e l’Inghilterra ad intervenire, a seguito della violazione di alcuni accordi stipulati qualche anno prima, e dando il via a quello che sarebbe diventato il più grande confitto della storia. L’invasione della Polonia fu rapida: infatti, fu conquistata in soli 20 giorni, grazie alla strategia militare tedesca nota come guerra-lampo (blitzkrieg), caratterizzata da attacchi rapidi e violenti mediante l’uso di tutti i mezzi bellici a disposizione. In seguito Hitler procedette con l’invasione dei Paesi dell’Europa del Nord, conquistando Norvegia e Danimarca.

1940: Hitler diede inizio alla conquista della Francia: passando dai Paesi Bassi e il Belgio, le truppe tedesche invasero la Francia ed entrano a Parigi, costringendo l’allora presidente, Charles de Gaulle, a fuggire a Londra e, da lì, ad esortare i francesi alla resistenza nei confronti dell’occupazione nazista. La Francia si ritrovò così occupata dai nazisti nella parte settentrionale e sotto il governo di Vichy, che collaborava con i tedeschi, nella parte meridionale.

Attacco alla Gran Bretagna e entrata in guerra dell’Italia

1940: Hitler avviò un’operazione militare anche contro la Gran Bretagna, che prevedeva principalmente  battaglie aeree e marine e che portò al bombardamento di diverse aree, tra cui Londra, Coventry e Birmingham. Tuttavia, la determinazione degli inglesi, guidati da Winston Churchill, impedì ai tedeschi di conquistare l’isola, costringendo Hitler a rimandare l’occupazione della Gran Bretagna (che non sarebbe mai avvenuta).

L’Italia, invece, nonostante fosse alleata con la Germania, non entrò da subito nel conflitto, in quanto il suo esercito non era sufficientemente preparato, come dimostrato in seguito con il fallimentare tentativo di conquista della Grecia da parte di Mussolini, portato a compimento solo con il supporto delle truppe tedesche. Anche in Africa il tentativo da parte dell’Italia di sottrarre l’Egitto agli inglesi si rivelò un fallimento e nemmeno il supporto tedesco fu sufficiente per sbaragliare gli inglesi.

Operazione Barbarossa e attacco a Pearl Harbor 

1941: nonostante il “patto di non aggressione” siglato con Stalin, Hitler avviò un’ulteriore operazione militare contro l’Unione Sovietica, nominata operazione Barbarossa, che vide, in un primo momento, l’esercito tedesco riuscire ad avanzare all’interno del territorio sovietico fino ad arrivare a pochi chilometri da Mosca, Stalingrado e Leningrado, per poi essere fermato dalla resistenza della popolazione e dell’armata rossa, aiutati anche dall’inverno rigido dell’Europa dell’Est al quale l’esercito di Hitler non era preparato.

7 dicembre: Intanto, il Giappone, alleato di Hitler e Mussolini, dopo aver provato ad invadere la Cina nel 1937, sferrò un attacco a sorpresa agli Stati Uniti, alla base di Pearl Harbor nelle isole Hawaii. Di conseguenza, gli Stati Uniti, guidati dall’allora presidente Franklin Roosevelt, entrano in guerra al fianco della Gran Bretagna contro Germania, Italia e Giappone.

1942: I nazisti, con il supporto dei fascisti, iniziarono ad arrestare, deportare ed eliminare gli ebrei d’Italia ed Europa, scrivendo una delle pagine più oscure della storia dell’umanità: il genocidio degli ebrei o Olocausto. Queste pratiche sarebbero durate fino alla conclusione della guerra; tuttavia non tratteremo l’argomento in questo articolo, piuttosto vi consigliamo di leggere Se questo è un uomo, scritto da Primo Levi, un uomo sopravvissuto ai campi di concentramento che vi offrirà una visione veritiera di questa drammatica vicenda.

Intervento degli Stati Uniti e formazione dei movimenti partigiani

1943: Le truppe di Hitler furono costrette a ritirarsi dal fronte sovietico a seguito della tenace resistenza dell’armata rossa (ma soprattutto a causa del gelido inverno sovietico che aveva provocato molte vittime tra i ranghi dell’esercito tedesco).

Nel frattempo, lo sbarco degli statunitensi in Sicilia, vicino a Siracusa, e la successiva avanzata verso nord sancirono il crollo del fascismo, portando Mussolini ad essere sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo ed in seguito arrestato e ad essere sostituito dal generale Pietro Badoglio alla guida del governo.

3-8 settembre: Pietro Badoglio firmò l’armistizio a Cassibile, trasformando, di fatto, in nemici le truppe tedesche (precedentemente alleate) presenti sul territorio.

In una situazione così caotica, alcuni civili si riunirono in gruppi armati, conosciuti con il nome di “Resistenza”, in Europa, e “partigiani”, in Italia, per combattere il nemico tedesco assieme alle truppe statunitensi.

23 settembre: Mussolini, che era prigioniero in un albergo sul Gran Sasso, fu liberato dai tedeschi e subito dopo proclamò la nascita della Repubblica di Salò nel Nord Italia, dove non erano ancora giunte le truppe statunitensi. Pertanto l’Italia si ritrovò divisa in due: al Sud vi era il regno di Vittorio Emanuele III, liberato dagli alleati, e al Nord la Repubblica di Salò, sotto il controllo dei tedeschi e dei fascisti.

1944 (24 marzo): Presto le azioni dei partigiani provocarono le reazioni violente dei nazisti, i quali cominciarono a compiere ritorsioni e massacri. Un episodio particolarmente eclatante fu quello in cui, in risposta ad un attentato avvenuto a danno di soldati tedeschi a Roma, alcuni ufficiali nazisti ordinarono che fossero giustiziati 10 prigionieri per ogni sodato che aveva perso la vita. In quell’occasione morirono 335 prigionieri italiani e i loro corpi furono nascosti nelle Fosse Areatine. Quell’evento così drammatico passò alla storia come l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Sconfitta della Germania, fine di Hitler e Mussolini e resa del Giappone

1944 (6 giugno): Gli statunitensi sbarcarono sulle coste della Normandia e, con più di 100000 soldati, riuscirono a liberare la Francia, lasciando la Germania circondata da sovietici e anglo-americani.

1945: Molte città del Nord Italia vennero liberate dalla dominazione nazi-fascista, anche grazie alle azioni dei partigiani.

28 aprile: Mussolini venne arrestato e fucilato e il suo corpo fu esposto in piazzale Loreto a Milano, esposto alla furia della gente

30 aprile: Durante gli ultimi istanti del bombardamento di Berlino, Hitler, ormai sconfitto, si rifugiò nel suo bunker per togliersi la vita.

6 e 9 agosto: Il presidente statunitense Harry Truman, succeduto a Roosevelt, per affrettare i tempi e  concludere il conflitto contro il Giappone, che non voleva arrendersi, (e anche per dare una dimostrazione della potenza statunitense all’Unione Sovietica) diede l’ordine di sganciare due bombe atomiche sul territorio giapponese: una  sulla città di Hiroshima e la seconda sulla città di Nagasaki. Con oltre 200.000 vittime e le due città completamente rase al suolo , il Giappone fu costretto alla resa.

Si concluse così la II guerra mondiale, con oltre 50 milioni di vittime, in 5 anni. Inoltre, alla fine del conflitto, l’Europa perse la sua centralità, lasciando la supremazia del mondo a Stati Uniti e Unione Sovietica e dando così inizio alla guerra fredda.

Bene, la nostra lezione di storia è giunta al termine; ma se avete voglia di imparare qualcosa in più sulla storia dell’Italia, magari su come Benito Mussolini sia riuscito a salire al potere e a diventare dittatore del Regno d’Italia, allora non perdete il nostro video dedicato al ventennio fascista: è davvero molto interessante!

Per approfondire il tema dell’olocausto, ti consigliamo di leggere “Se questo è un uomo” di Primo Levi: https://amzn.to/3h3ldpd

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