Quante volte ci è capitato di dire “sono stanca” o “sono stanco”? Se si usa spesso questa espressione, il rischio è quello di risultare banali e ripetitivi. Quindi, in questa lezione vogliamo mostrarvi alcune alternative che arricchiranno il vostro vocabolario e vi aiuteranno a sembrare più naturali quando parlate italiano.
Tutti i modi per dire “SONO STANCO/A”
“Sono stanco/a” è un’espressione piuttosto versatile, che può assumere almeno due diversi significati a seconda del tipo di situazione in cui ci troviamo.
1) Ad esempio, possiamo usarla quando siamo stanchi di una situazione o di fare qualcosa in particolare:
“Nonna, è la quinta volta che ti dico cosa ho mangiato oggi. Sono stanca di ripeterlo!”
oppure:
“Rocco ha detto che sarebbe arrivato alle 5 in punto, ed è già in ritardo di mezz’ora. Sono stanca di aspettare!”
In questi casi, l’espressione “sono stanco” può essere sostituita da:
– “sono stufo/a (di)”;
– “non ne posso più (di)”;
– “mi sono proprio stancato/a (di)”;
– “ne ho abbastanza (di)”;
– “ne ho piene le scatole (di)”, un’alternativa un po’ più volgare è “ne ho le palle piene”.
Ad esempio, potremmo dire:
– “Non ne posso più di ascoltarti, mi sono proprio stancata!”
– “Sono stufa di ascoltarti, ne ho piene le scatole!”
– “Ti prego, smettila di parlare, ne ho abbastanza!”
2) L’altro possibile significato dell’espressione “sono stanco” è quello più concreto e letterale che indica che siamo fisicamente o mentalmente esausti, quando abbiamo fatto molta fatica oppure quando abbiamo molto sonno.
♦ In caso di stanchezza fisica, si può dire:
– “sono distrutto/a”;
– “sono a pezzi”;
– “sono esausto/a”;
– “sono stremato/a”;
– “sono stravolto/a”;
– “non mi reggo in piedi”;
– “mi sento un rottame”.
Ad esempio, potremmo dire:
– “Oggi ho lavorato tutto il giorno. Sono esausta.”
– “Ho dipinto tutta la casa. Sono stravolta.”
– “Dopo aver sollevato tutti quei pesi, sono distrutto!”
♦ In caso di stanchezza mentale, che in realtà si differenzia di poco dalla stanchezza fisica, l’alternativa più usata è “ho sonno/sto morendo di sonno”, ma si può dire anche “non vedo l’ora di andare a dormire/riposarmi”.
Ad esempio: “Sono sveglia da stamattina alle 6. Sono stanchissima. Non vedo l’ora di andare a dormire!”
Vediamo un esempio di dialogo:
G: “Ciao Rocco, come stai?”
R: “Ciao Graziana, insomma… Sono stanchissimo!”
G: “Come mai?”
R: “Oggi sono andato in palestra, ho sollevato tanti pesi e adesso sono stremato. Non vedo l’ora di andare a dormire.”
G: “Ti capisco, stamattina mi sono svegliata presto per andare a lavorare e ora sono a pezzi. Ho un sonno allucinante!”
Bene, ora che conoscete tutte le alternative all’espressione “sono stanco”, perché non date un’occhiata alla lezione su tutte le espressioni italiane per esprimere entusiasmo?
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Grazie mille.. ??? Molto ricco!
Io uso anche l’espressione “sono stressato/a di”, per indicare uno stato di stanchezza fisica, mentale, ecc. Lo stress fisico, mentale, ecc. è una condizione che deriva dalla mancanza del sale minerale di magnesio nel nostro corpo oppure dalla sua diminuzione a causa delle intense attività quotidiane che dobbiamo svolgere ogni giorno. In questo caso, nulla di meglio che una buona tazza di latte per tirarci su e poi un’altra cosa che nessuno sa è proprio il fatto che una bella tazza di latte tiepido alla sera, aiuta a conciliare il sonno notturno e sostituisce un pasto importante come la cena. Attenzione però: le bibite vegetali di riso, soia, ecc. non sono equiparabili al latte: infatti il latte di cui si parla qua è solo quello di origine animale e basta. Se poi siamo così stanchi da non poterne più di andare a riposare, possiamo anche dire: “Non vedo l’ora di cadere tra le braccia di Morfeo”: Morfeo era per gli antichi greci e romani, il dio del riposo notturno……
Oltre al latte, merita una citazione anche l’alimentazione della persona, che deve essere il più possibile varia e deve comprendere sempre frutta e verdura abbondante, oltre a tutte le altre cose come i cereali integrali, ma anche il pane e la pasta integrale, che contengono fibra alimentare e poi i legumi (pisellini, ceci, lenticchie, ecc.) sono da considerare un’alternativa al secondo piatto e non un contorno……
Buona settimana a tutti i miei amici di Learnamo e un saluto speciale a Graziana e Rocco che sono due professionisti nel mondo della comunicazione, in tutti i sensi!!!