Per comprendere correttamente il significato di una frase è spesso necessario capire il ruolo che svolge ogni elemento che la compone. Nella lezione seguente, pertanto, parleremo dell’analisi logica, che viene usata per classificare le funzioni che svolgono i diversi elementi della frase: soggetto, predicato, complementi e così via.
Gli elementi della frase in analisi logica
Prima di addentrarci in questo argomento, bisogna chiarire che in una frase (o proposizione) ci sono alcuni elementi fissi, che non possono mancare e altri elementi che aggiungono informazioni e precisazioni al nucleo della frase, ma che sono facoltativi.
Gli elementi fissi sono:
Soggetto
Il “soggetto” è l’elemento di cui il predicato (costituito dal verbo) esprime qualcosa e può indicare:
- la persona o la cosa che compie l’azione:
“Paolo mangia” / “La penna scrive“
- la persona o la cosa di cui viene espressa una qualità:
Esempi: “Paolo è bello” / “La penna è rossa“
- la persona o la cosa che subisce l’azione:
Esempi: “La mela è mangiata” / “La penna fu comprata“
Il “soggetto”, inoltre, può essere:
- un sostantivo, proprio o comune
Esempi: “Paolo scrive” / “La lavatrice si è rotta“
- un pronome
Esempi: “Voi avete parlato” / “Lei ha ricevuto un regalo“
- sottinteso, quando è un pronome, ma non è necessario renderlo esplicito perché scontato o già noto:
Esempio: “Siamo (noi) andati a pranzo fuori“
Predicato
“Il predicato” è l’elemento che dice qualcosa a proposito del soggetto: chi è, com’è, cosa fa, cosa subisce
e può essere:
- nominale
– formato dal verbo “essere” (chiamato copula) + un sostantivo o un aggettivo (chiamato nome del predicato):
Esempi: “Marco è un architetto” / “Marco è ricco“
– formato da un verbo copulativo ovvero verbo che non ha un significato da solo, ma ha bisogno di un aggettivo o di un nome per assumere un significato compiuto (sembrare, diventare, dire) + un sostantivo o un aggettivo (chiamato predicativo del soggetto):
Esempi: “Paolo è stato eletto Presidente” / “Federico è diventato capitano della squadra“
- verbale
– formato da un qualsiasi altro verbo che non sia “essere” o un copulativo:
Esempi: “Marco vive a Los Angeles” / “Marco lavorava tanto” / “Il libro è stato letto” / “Ci laveremo dopo“
Gli elementi facoltativi, invece, sono:
Complemento
Il “complemento” arricchisce e completa il contenuto della frase dando informazioni aggiuntive.
Ci sono davvero tanti complementi, ma è generalmente possibile riconoscerli attraverso una domanda:
- oggetto: risponde alla domanda “Chi? Che cosa?”
Esempio: “Luigi compra una macchina“
- di specificazione: risponde alla domanda “Di chi? Di che cosa?”
Esempio: “La professoressa di matematica è simpatica“
- di termine: risponde alla domanda “A Chi? A che cosa?”
Esempio: “Ho comprato un regalo alla mia amica“
- d’agente (per le persone) / di causa efficiente (per le cose): rispondono alla domanda “Da Chi? Da che cosa?”
Esempio: “Il ladro è stato arrestato dai poliziotti / Luca è stato colpito dalla palla“
- di causa: risponde alla domanda “Per quale motivo?”
Esempio: “Troppa gente muore di fame“
- di fine: risponde alla domanda “Con quale scopo/fine?”
Esempio: “Compriamo il cibo per la festa di stasera“
- di mezzo: risponde alla domanda “Per mezzo di chi? Per mezzo di che cosa?”
Esempio: “Siamo andati a Madrid in macchina“
- di compagnia (con le persone)/ unione (con le cose): rispondono alla domanda “Insieme a chi? Insieme a che cosa?”
“Ho fatto shopping con Stefania / La bambina dorme sempre con la sua bambola“
- di luogo:
stato in luogo: risponde alla domanda “Dove? In che luogo?”
Esempio: “Abito in Italia“
moto a luogo: risponde alla domanda “Verso dove? Verso quale luogo?”
Esempio: “Stiamo andando al cinema“
moto da luogo: risponde alla domanda “Da dove? Da quale luogo?”
Esempio: “Sono appena tornata da Bari“
moto per luogo: risponde alla domanda “Per dove? Per quale luogo?”
Esempio: “Passiamo per il bosco“
- di origine: risponde alla domanda “Da chi? Da che cosa? Da dove?”
Esempio: “I suoi genitori vengono dalle Filippine“
- di tempo:
tempo determinato: risponde alla domanda “Quando? In quale momento?”
Esempio: “Partiremo alle 9“
tempo continuato: risponde alla domanda “Per quanto tempo?”
Esempio: “Abbiamo aspettato per 2 ore!“
- di paragone: risponde alle domande “Più/Meno di chi/che cosa?”, “Come/Quanto chi/che cosa?”
Esempi: “Luigi è più alto di suo fratello / Luigi è bello come suo fratello“
- di modo: risponde alla domanda “Come? In che modo?”
Esempio: “Dovete procedere con ordine“
- di argomento: risponde alla domanda “Di quale argomento? A proposito di chi/cosa?”
Esempio: “Durante la conferenza parleremo di medicina“
- di qualità: risponde alla domanda “Con quali qualità/caratteristiche?”
Esempio:”Indossa sempre una camicia a scacchi“
- di materia: risponde alla domanda “Di quale materiale?”
Esempio: “Compra una bottiglia di vetro“
- di età: risponde alla domanda “A che età? Di quanti anni?”
Esempio: “Giacomo ha un figlio di sei anni“
- di limitazione: risponde alla domanda “In quale ambito? Entro quali limiti?”
Esempio: “Non sono brava in fisica“
- di vantaggio / svantaggio: rispondono alle domande “A vantaggio di chi/che cosa?”, “A danno di chi/che cosa?”
Esempio: “Si sono battuti in difesa dei diritti umani / Hanno stravinto a danno dei loro avversari“
- di colpa/pena: rispondono alle domande “Di/Per quale colpa?”, “A/Con quale pena?”
Esempi: “Furono arrestati per furto” / “Sono stati condannati all’ergastolo“
- di abbondanza / privazione: rispondono alle domande “Di cosa abbonda?”, “Di cosa è privo?”
Esempio: “Ho le tasche piene di monetine / Indosso una camicetta senza maniche“
- di denominazione: risponde alla domanda “Di quale nome?”
Esempio: “La città di Torino è stata in passato capitale d’Italia“
- partitivo: risponde alla domanda “Tra chi? Tra che cosa?”
Esempio: “Qualcuno tra i presenti ha ucciso quest’uomo“
- di allontanamento: risponde alla domanda “Da chi? Da che cosa? Da dove?”
Esempio: “Siamo stati allontanati dalla classe per via del nostro comportamento“
Attributo
Gli “attributi” sono aggettivi uniti a un sostantivo, che in analisi logica prendono questo nome. Tutti i tipi di aggettivi possono svolgere la funzione di attributo: qualificativi, dimostrativi, interrogativi, numerali…
Esempi: “Amo le rose rosse” / “Ogni ragazzo ha il proprio carattere” / “Abbiamo due sorelle“
Apposizione
Le “apposizioni” sono quei sostantivi che si uniscono ad altri sostantivi per determinarli e precisarli meglio. Si possono riferire al soggetto, al nome del predicato o a un complemento e possono essere:
- semplici: costituite da una sola parola
Esempio: “Il professor Rossi è pronto a ricevervi“
- composte: costituite da due o più parole
Esempio: “Carla, la sua fidanzata, è molto simpatica“
Ora, prima di lasciarvi all’analisi logica delle frasi nel video, vorremmo darvi qualche altra piccola indicazione che vi tornerà utile nella pratica:
1) I verbi servili (dovere, potere, sapere, volere) e i verbi fraseologici (cioè tutti i verbi che, oltre ad avere un significato proprio, possono accompagnare un verbo di modo indefinito, come: fare, lasciare, stare per, sforzarsi di, provare a, cercare di…) formano un predicato verbale unico con i verbi che seguono: prova a fare i compiti, devo andare al cinema
2) L’articolo fa tutt’uno con il nome che accompagna.
3) Le congiunzioni, gli avverbi e le esclamazioni vanno solamente definiti come tali.
4) Alcuni avverbi possono essere usati anche come complementi (soprattutto di tempo o di modo): in questo caso è opportuno precisare che si tratta di avverbi e dire quale complemento rappresentano.
5) Il pronome relativo va scomposto per capire che funzione logica assume.
6) I pronomi diretti e indiretti (mi, ti, ci, gli…) e le particelle ci e ne vanno studiati attentamente per capire a quale complemento corrispondono (oggetto, di termine, ecc…).
Bene, la lezione finisce qui. Sappiamo che non è molto semplice ma con un po’ di pratica vedrete che
col tempo diventerà più facile. Se invece volete ampliare ulteriormente le vostre conoscenze linguistiche, potete dare un’occhiata al video sull’analisi grammaticale e l’analisi del periodo: non ve ne pentirete!
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Podcast: Play in new window | Download (Duration: 12:30 — 11.4MB)
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Non capisco perche nella terza frase il verbo fare è un soggetto…
non mi piace questa spiegazione