Alla scoperta di Firenze: PALAZZO PITTI e GIARDINO DI BOBOLI

Abbiamo deciso di visitare il Palazzo Pitti a Firenze, con i suoi meravigliosi giardini di Boboli. Non so voi, ma noi siamo grandi fan dei palazzi maestosi e imponenti, segni di tempi gloriosi, ormai andati. In ogni caso, vi portiamo con noi nel meraviglioso palazzo e i suoi incantevoli giardini. E in più, vi lasciamo anche delle curiosità su questi! Siamo sicuri che non le sapete tutte! Pronti?

PALAZZO PITTI 

Caratteristiche generali

Palazzo Pitti è un edificio rinascimentale, si trova vicino a Ponte Vecchio, a Firenze, ed era la residenza urbana del mercante fiorentino Luca Pitti. Originariamente la sua facciata era costituita da 7 imponenti finestre, al primo e al secondo piano, e da 3 ampi portoni. Un’altra caratteristica della facciata è la tecnica utilizzata per costruirla: il bugnato. Il bugnato è una lavorazione muraria usata anche in antichità, costituita da blocchi di pietra sovrapposti in file sfalsate. Davanti al palazzo è situata una piazza, la prima costruita davanti ad un edificio privato. Il palazzo è stato soggetto a diversi cambiamenti e rinnovazioni che hanno contribuito a renderlo sfarzoso.

Elementi intricati e sfarzosi

Nel 1560 venne ampliato il palazzo e Bartolomeo Ammannati edificò il giardino che era stato ideato da Nicolò Tribolo, di cui parleremo nel dettaglio più avanti. Nel 1565 Vasari costruì il Corridoio Vasariano, (voluto da Cosimo I de’ Medici) un percorso sopraelevato che collega Palazzo Pitti con Palazzo Vecchio, passando per gli Uffizzi e sopra Ponte Vecchio. È stato ideato con l’idea che i nobili potessero muoversi liberamente, senza incappare in pericoli. Ammannati invece creò un salone monumentale per il piano nobile e sulla terrazza venne posta la Fontana del Carciofo. Il nome della fontana deriva dalla somiglianza delle foglie della pianta del carciofo, con le decorazioni della fontana. Oltre a queste decorazioni la fontana presenta putti, pesci e figure fantastiche. Un’ulteriore elemento voluto da Cosimo I de’ Medici fu la Cappella delle Reliquie, che conteneva armadi decorati, reliquiari della collezione del Granduca e oggetti liturgici e profani.

Luca Pitti e la rivalità con la famiglia Medici

Quando è stato costruito (nel 1446), Palazzo Pitti era la residenza più grande e sfarzosa di Firenze, ed era proprio questo l’obiettivo del proprietario, Luca Pitti. Questi, infatti, era un acerrimo rivale della famiglia dei Medici, e desiderava una residenza più sfarzosa di quella appena realizzata da Michelozzo per Cosimo il Vecchio. Tuttavia, Pitti non è stato capace di portare a termine l’opera perché si era enormemente indebitato.

Non ci sono fonti certe, ma sembra che Pitti avesse scelto il progetto che Brunelleschi aveva realizzato per il palazzo di Cosimo il Vecchio ma che lui aveva rifiutato perché lo vedeva troppo sfarzoso. Cosimo, infatti, non voleva scatenare l’invidia del popolo fiorentino. Cosa che invece non importava affatto a Luca Pitti!

Inoltre, sembrerebbe che Pitti volesse che le finestre del suo palazzo fossero più grandi della porta principale di quello di Cosimo. In effetti… che finestre! E in generale: che imponenza! Stiamo parlando di 250 metri di lunghezza!

Un’ironica conseguenza

La famiglia Pitti non è riuscita, nel corso degli anni, a ripagare i debiti contratti da Luca Pitti e così, nel 1550, Buonaccorso Pitti, nipote di Luca, ha dovuto vendere il palazzo… indovinate a chi? A Eleonora di Toledo, nientepopodimeno che la moglie di Cosimo I de’ Medici! Quanto è piccolo il mondo! Il palazzo è diventato quindi la principale residenza dei Medici, senza però cambiare nome. Grazie a loro si sono aggiunti tanti elementi (che abbiamo citato poco fa) che l’hanno reso ancora più prezioso!

Made in Italy

A Palazzo Pitti è nato il Made in Italy! No, non sto scherzando! Infatti, il marchese Giovanni Battista Giorgini, all’inizio degli anni ’50, realizza nella Sala Bianca del Palazzo Pitti, le prime sfilate di moda. Per la prima volta la moda italiana sfila davanti ad un pubblico di buyers e giornalisti stranieri. Da quel momento, Firenze diventa una delle capitali dello stile.

In seguito, è nata l’azienda Pitti Immagine, che opera nel campo della moda e il cui evento più importante è Pitti Uomo, sfilate di moda maschile organizzate a Firenze ogni 6 mesi.

Cosa vedere a Palazzo Pitti

Al suo interno si possono visitare gli Appartamenti Reali, il Tesoro dei Granduchi, si può accedere al Corridoio Vasariano, vedere il Museo della Moda e del Costume e quello di Arte Moderna.  Si può visitare anche la Galleria Palatina, dove ogni Sala ha un nome specifico (generalmente quello di una divinità: Venere, Apollo…) e accoglie opere di nomi come Raffaello, Tiziano, Canova. Ovviamente si possono anche vedere i giardini annessi al palazzo: i Giardini di Boboli.

I Giardini di Boboli

Caratteristiche generali

Il nome “Boboli” dei giardini si deve al nome della famiglia Borgolo, da cui Luca Pitti aveva comprato il terreno su cui voleva far costruire il palazzo e i giardini. Il giardino è un parco storico ed è un esempio di giardino all’italiana, è stato progettato come giardino granducale di Palazzo Pitti ed è connesso al Forte Belvedere. Il Forte era un avamposto militare per la sicurezza del sovrano e della sua famiglia. È il giardino più famoso d’Italia ed è un vero e proprio museo a cielo aperto. All’inizio aveva un’impostazione tardo-rinascimentale, ma come il palazzo, anche il giardino ha beneficiato delle modifiche e aggiunte di tanti artisti. Infatti, è pieno di vialetti, statue, laghetti, fontane, ninfee e grotte. Grazie alla loro bellezza, i Giardini di Boboli sono considerati Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2013. E sono grandissimi: hanno un’estensione di 45.000 mq!

Elementi particolari

Una delle opere più belle del giardino è senza dubbio la Grotta Grande, detta anche Grotta del Buontalenti. È stata cominciata da Vasari, ma decorata soprattutto da Bernardo Buontalenti. È un’unione di pittura, scultura e architettura, molto bizzarra. Infatti sembra una grotta vera, con tanto di stalattiti e stalagmiti, ma la verità è che sono tutte creazioni artificiali… il risultato è sorprendente! All’esterno ci sono anche dei mosaici è l’immancabile stemma dei Medici. La Grotta è formata da tre stanze: la prima ha come tema il caos e le stalattiti e le conchiglie sembra che si trasformino in figure, un tempo presentava anche giochi d’acqua. Nella seconda stanza sono ancora presenti affreschi, stalattiti e conchiglie. Nella terza stanza domina la fontana di Venere e un cielo fittizio, decorato di uccelli. Nel giardino c’è la Kaffeehaus, un padiglione usato per prendere il caffè e la cioccolata in tazza, composta di balconi, una scalinata e una cupola dalla quale si può godere di un’ottima vista, tutto creato in stile rococò. Proseguendo ci si può incamminare nel Viottolone, un viale affiancato da due filari di cipressi, che portava a un labirinto, del quale rimane solo una fontana. Questo giardino è così grande che contiene un Anfiteatro con gradinate, dal quale si può ammirare bene il retro del Palazzo e che veniva usato per intrattenere la corte. Come ultimo elemento degno di nota, dopo aver attraversato il Viottolone, si arriva alla Vasca dell’Isola che, come dice il nome, contiene un isolotto collegato alla terra ferma da due passerelle.

Residenti importanti

Nel corso dei secoli, Palazzo Pitti è stato la residenza per grandi e importanti famiglie italiane. Infatti, il Palazzo è rimasto ai Medici fino alla fine del loro Granducato, e poi dal 1737 è stato la residenza degli Asburgo Lorena, successori dei Medici a Firenze. Inoltre, dopo l’Unità d’Italia, è stato la Residenza Reale per la Casata dei Savoia durante i cinque anni in cui Firenze è stata la capitale d’Italia (1865-70). Nel 1919, poi, Vittorio Emanuele III lo ha donato allo Stato italiano.

Cosa vedere al Giardino di Boboli

Data l’attenzione ai particolari a cui gli artisti hanno contribuito, ogni angolo del giardino merita un occhio di riguardo. Il Giardino di Boboli è stato costruito e abbellito con cura e si possono passare 3 orette a scovare opere d’arte, statue, fontane e piante.  Nel Giardino infatti potete osservare la Fontana del Carciofo e la Fontana del Nettuno, l’Anfiteatro circondato di sculture, il Viottolone e il Prato del Cavaliere. Potete passeggiare sulle passerelle per arrivare all’isolotto con la Fontana dell’Oceano, fare finta di prendere un caffè alla Kaffeehaus (il padiglione in stile roccocò) e, ovviamente, entrare nella Grotta del Buontalenti.

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Se invece volete continuare ad ammirare le meraviglie che offre la città di Firenze, guardate anche il nostro video sul David di Michelangelo e il David di Donatello: una sfida epica che vi lascerà senza parole!

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