In questo articolo affronteremo un argomento grammaticale molto importante per chiunque stia imparando l’italiano. Apparentemente sembra una cosa abbastanza semplice, ma, in realtà, non lo è per niente! Ci occuperemo, infatti, degli avverbi “prima” e “dopo”, molto usati sia nell’italiano colloquiale, quello di tutti i giorni, sia in contesti decisamente più formali, ecco perché è veramente importante essere capaci di utilizzarli nel modo più corretto.
Scelta tempi e modi verbali con PRIMA e DOPO
Dovete sapere che gli avverbi “prima” e “dopo” seguono delle regole piuttosto precise che, però, non è sempre facile riuscire a decifrare e a riconoscere. Per questo è necessario imparare queste regole bene, così da evitare errori grossolani. Noi abbiamo individuato ben otto regole da conoscere, 4 per “prima” e 4 per “dopo”.
Regole avverbio PRIMA
1) PRIMA DI + SOSTANTIVO
Vediamo alcuni esempi:
“Prima del tuo arrivo, ho sistemato tutta la casa”
“Il progetto dovrà essere finito prima di Natale“
“Oggi vorrei pranzare presto, sicuramente prima delle due e mezza“
2) PRIMA DI + PRONOME
Pronome personale: prima di me, prima di lui, prima di loro
“Stamattina mi sono svegliata molto prima di loro“
Pronome relativo: prima del quale, prima della quale, prima dei quali, prima delle quali
“Il giorno del mio diciottesimo compleanno, prima del quale non ero mai ubriacata, è stato molto divertente”
Pronome possessivo: prima del mio, prima del tuo, prima del suo, prima dei nostri
“Tuo figlio ha imparato a parlare molto prima del mio!”
Pronome dimostrativo: prima di questo, prima di quella
“Ti consiglio di vedere questo film prima di quello“
3) PRIMA DI + INFINITO PRESENTE o PASSATO
Questa struttura si può usare soltanto se il soggetto di entrambi i verbi, quello all’infinito e quello nella frase principale, è lo stesso, vediamo degli esempi:
“Ricordati di avvisarmi prima di uscire di casa”
“Prima di parlare, pensa”
“Vi dirò tutta la verità, ma non prima di aver fatto una premessa necessaria”
4) PRIMA CHE + CONGIUNTIVO
Si utilizza questa forma quando il soggetto della frase principale è diverso dal soggetto della frase subordinata:
“Preparo una frittata prima che loro vadano al supermercato“
“Prima che mi confessassi i tuoi sentimenti non avevo idea di quello che pensavi di me”
“Mi aveva detto che sarebbe venuto alla mia festa ancor prima che io lo avessi invitato“
Perché usiamo il congiuntivo con PRIMA CHE?
Perché l’azione espressa dal verbo introdotto da “prima che” non è ancora successa nel momento in cui si svolge l’azione espressa dall’altro verbo, pertanto non è certa.
Se io dico: “Preparo una frittata prima che loro vadano al supermercato” nel momento in cui io preparo la frittata, l’azione di andare al supermercato non è ancora successa e forse non succederà.
Oppure se dico: “Mi aveva detto che sarebbe venuto alla mia festa ancor prima che io lo avessi invitato” nel momento in cui lui dice che verrà la festa, l’azione di invitarlo non è ancora successa e non sappiamo se succederà oppure no.
Regole avverbio DOPO
1) DOPO + SOSTANTIVO
“Dopo il loro divorzio, i suoi genitori si sono trasferiti in due città diverse”
“Dopo quel giorno, Luca non è stato più lo stesso”
“Dopo Ferragosto, tutti gli italiani tornano al proprio lavoro”
2) DOPO DI + PRONOME
Pronome personale: dopo di me, dopo di te, dopo di loro
“Di sicuro tuo fratello si sposerà dopo di te“
Pronome relativo: il quale e simili, dopo del quale, dopo della quale, dopo dei quali, dopo delle quali
“A Napoli abbiamo mangiato una pizza fenomenale dopo della quale tutte le altre sembrano quasi spazzatura”
Pronome possessivo: dopo del mio, dopo dei loro
“Il tuo compleanno è dopo del mio, quindi tu dovrai farmi un regalo per primo”
Pronome dimostrativo: dopo di questo, dopo di quella
“Dopo di quello i miei ricordi sono molto confusi”
3) DOPO + INFINITO PASSATO
Qui, è possibile utilizzare dopo con l’infinito soltanto se il soggetto di entrambi i verbi, del verbo all’infinito e del verbo della frase principale, è lo stesso.
Vediamo degli esempi:
“Subito dopo aver scritto quel messaggio, me ne sono pentita amaramente”
“Puoi prendere decisioni così importanti solo dopo esser diventato il capo”
Avete notato qualcosa di strano negli esempi?
Rivediamo il primo:
“Subito dopo aver scritto quel messaggio, me ne sono pentita amaramente”, come vedete è stato usato “aver scritto” come forma dell’infinito passato, invece di “avere scritto”. Perché? Apriamo una piccola parentesi.
In questo caso, il verbo “avere” perde l’ultima lettera per una questione di suono, affinché la pronuncia sia più scorrevole, “aver scritto”.
Notate la differenza di suono? Ovviamente, non è obbligatorio in quanto anche la forma “avere scritto” è grammaticalmente corretta, ma la forma con il troncamento, “aver scritto”, è molto più comune e naturale sia nell’italiano scritto, che in quello parlato. Questo, comunque, non accade solo con il verbo “avere”, infatti, succede ogni volta che c’è un verbo all’infinito seguito da un altro verbo all’infinito o al participio passato. Per esempio: poter dire, aver dormito, far parlare, esser partiti.
4) DOPO CHE + VERBO
Questa struttura si usa per esprimere anteriorità, cioè un’azione che avviene prima di un’altra.
In questo senso il verbo che segue “dopo che” viene coniugato in base al verbo della principale, secondo le regole della cosiddetta consecutio temporum (concordanza dei tempi). Questa forma si utilizza quando il soggetto della principale e quello della subordinata sono diversi.
Dopo che + passato prossimo: quando il verbo della principale è al presente
“Luca si arrabbia sempre dopo che i suoi genitori gli hanno detto che deve pensare al suo futuro”
Dopo che + trapassato prossimo: quando il verbo della principale è al passato prossimo o all’imperfetto
“Dopo che gli avevamo detto la verità, è andato via e non ci ha più contattato”
“Matteo aveva sempre mal di pancia dopo che sua madre lo aveva sgridato“
Dopo che + futuro anteriore: quando il verbo della principale e al futuro semplice
“Dopo che ti avrò spiegato tutto, potrai dirmi cosa ne pensi”,
“Mi farò una doccia dopo che saremo arrivati a casa sani e salvi”.
Attenzione! Molti italiani usano la locuzione “dopo che” seguita da un verbo al passato prossimo anche quando il verbo della principale è al passato prossimo, ad esempio:
“Subito dopo che il postino ha suonato il campanello, il cane ha iniziato ad abbaiare senza sosta”,
“Ho capito le sue ragioni solo dopo che ne abbiamo parlato“.
Questo uso, tuttavia, è considerato da alcuni errato, quindi sarebbe bene riservarlo a un contesto informale e colloquiale.
Se vi va, provate a scrivere alcune frasi nei commenti usando PRIMA e DOPO! Se invece volete continuare a studiare la grammatica italiana, date un’occhiata alla lezione sulla differenza tra meglio/migliore e peggio/peggiore.
Vediamo se hai appreso i contenuti di questa lezione! Prova a fare gli esercizi!
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