Sorbillo vs Briatore: Sfida tra le 2 Pizze più Famose d’Italia (la nostra Esperienza e Recensione)

Indovinate su cosa è nato un acceso dibattito in Italia? Sulla pizza ovviamente! Il piatto italiano più conosciuto e amato in tutto il mondo, che ebbe però origine della città di Napoli, dove era diffuso tra i più poveri. Secondo una famosa leggenda in questa città nacque la pizza Margherita, che fu chiamata così in onore della regina Margherita di Savoia e condita con i colori della bandiera italiana (la mozzarella bianca, il basilico verde e il pomodoro rosso). Da quel giorno molti pizzaioli si sono sbizzarriti anche con creazioni più fantasiose rispetto alla pizza tradizionale o con versioni “gourmet”  per cene di lusso. È il caso, per esempio, della pizza che si può mangiare nei ristoranti di Flavio Briatore, venduta a prezzi talmente alti da aver ricevuto  molte critiche e scatenato qualche litigio tra gli amanti italiani della pizza.

Gino Sorbillo vs Crazy Pizza

Chi è Flavio Briatore?

Si tratta di un imprenditore italiano, per l’esattezza piemontese, conosciuto principalmente per essere stato a capo della Formula1, ma che possiede anche una catena di ristoranti e locali di lusso. Tra questi anche tre pizzerie chiamate Crazy Pizza: una a Porto Cervo, una a Roma e una a Milano, inaugurata poco fa in una delle zone più alla moda della città.

La caratteristica di questa pizza un po’ particolare è quella di avere un impasto sottile e croccante senza lievito, condito con, in parole di Briatore “i migliori ingredienti disponibili sul mercato”. Sia a Roma che a Milano i prezzi sono in effetti molto alti: vanno dai 13 euro per una Margherita ai 60 euro per una pizza con qualche fetta di Pata Negra, un famoso prosciutto spagnolo.
Molte persone lo hanno criticato per questo motivo, dicendo che prezzi simili sono ridicoli per una pizza.

Gino Sorbillo e la pizza “dei vicoli poveri della città”

Nel dibattito è intervenuto anche Gino Sorbillo, un famoso pizzaiolo napoletano che negli anni si è trasformato anche in un ambasciatore della pizza italiana nel mondo. Nato a Napoli nel 1974, Sorbillo viene proprio da una famiglia di maestri pizzaioli. Pensate che suo nonno, Luigi Sorbillo, ha avuto 21 figli e sono diventati tutti pizzaioli!

Oltre alle storiche pizzerie di Napoli, sono sue molte pizzerie in Italia e nel mondo, di cui ben 4 proprio a Milano:  “Lievito Madre” vicino al Duomo, “Gino Sorbillo Olio a Crudo”,  il piccolo locale “Antica pizza fritta da zia Esterina Sorbillo” e l’ultima, “Sorbillo Isola”, inaugurata a dicembre 2021. Insomma, ai cittadini milanesi piace molto la pizza napoletana di Sorbillo. Nei suoi ristoranti è vietato prenotare e per questo motivo si trova sempre molta fila, soprattutto a Napoli ma anche a Milano.

Il pizzaiolo difende l’idea di una pizza “dei vicoli poveri delle città”, ovvero una pizza molto grande, che sazia e che tutti possono permettersi.  La base della sua pizza è quella tradizionale napoletana che viene chiamata anche “a ruota di carro”, ma oltre alle pizze tradizionali propone anche esperimenti con nomi più fantasiosi, sempre con ingredienti di qualità. A Napoli una Margherita o una Marinara costano € 3,50. Nei suoi ristoranti milanesi anche i prezzi della sua pizza si adattano in realtà al costo della vita, che nella città del Nord Italia è più alto, ma restano comunque molto più bassi rispetto a quelli della pizza venduta da Briatore: una pizza Antica Margherita costa € 8,30, mentre le pizze con più ingredienti massimo € 12.

Il dibattito tra Flavio Briatore e Gino Sorbillo

Tra i due personaggi è nato così un dibattito tra “pizza gourmet” e “pizza del popolo”.

Tutto è iniziato quando Briatore ha risposto alle critiche per i suoi prezzi alti con una frase provocatoria, dicendo che se un pizza è buona non può costare 4 o  5 euro. “Cosa mettono dentro queste pizze?” si è chiesto l’imprenditore con un lungo video pubblicato su Instagram, nel quale sosteneva che per poter pagare l’affitto, lo stipendio dei dipendenti e comprare ingredienti di qualità è impossibile vendere pizza a prezzi così bassi come quelli di Sorbillo.

In risposta a questa polemica una folla si è radunata a Napoli per protestare contro le parole di Briatore, in questa occasione Sorbillo ha distribuito pizza gratis durante una giornata per dimostrare che tutti devono potersi permettere la pizza, compresi bambini, pensionati e disoccupati.

Dopo alcuni dibattiti televisivi i due si sono riappacificati. Sorbillo ha persino proposto a Briatore una serata in cui cucinare la pizza insieme , mentre Briatore ha scherzato sulla possibilità di aprire una pizzeria a Napoli.

Alla fine, la lite si è quindi conclusa con una stretta di mano in segno di pace, ed è servita soprattutto a fare pubblicità sia alle pizzerie dell’imprenditore piemontese che a quelle del pizzaiolo napoletano.

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Un pensiero su “Sorbillo vs Briatore: Sfida tra le 2 Pizze più Famose d’Italia (la nostra Esperienza e Recensione)”

  1. Cari Graziana e Rocco,
    Molto interessante quest’articolo !
    Grazie !
    Ho pensato sempre che le pizze più veraci e deliziose nel mondo fossero quelle napoletani, cioè quelle fatte proprio a Napoli, con ingredienti specifici- il fior di latte, la farina 00, il basilico locale, i pomodori siano quelli pelati San Marzano dell’Agro Sarnese- che i pomodori freschi San Marzano dell’Agro Sarnese-nocerino D.O.P”.o “Pomodorini di Corbara (Corbarino)”, o “Pomodorino del piennolo del Vesuvio” D.O.P., ” e sopratutto, l’acqua napoletana, l’ultimo ingrediente cosi dicono gli intenditori !
    Infatti, questi ingredienti fanno parte della certificazione AVPN – l’associazione verace pizza napoletana.
    Capisco benissimo che la pizza si ammira e si crea tra altri paesi italiani, però la pizza napoletana e’ e sarà sempre la fonte e la più squisita tra tutte le versioni.
    Cari saluti e buon gusto !
    Vincent

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