Il C2… questo fantomatico livello di perfezione di conoscenza di una lingua straniera… Riuscire a diventare dei “madrelingua” in una lingua straniera è un percorso tanto tanto complesso e non importa quante volte leggerete le grammatiche o ascolterete le persone parlare: molte regole o espressioni non vi rimarranno impresse mai, o forse prima o poi, ma con un po’ di difficoltà. L’importante è non scoraggiarsi, riconoscere il proprio livello e impegnarsi per migliorarlo. Ricordatevi che non c’è niente di male a non essere in grado di capire o esprimere tutto ciò che si vuole dire subito!
Superiamo gli ostacoli!
Ecco una lista delle cose che possono rappresentare un ostacolo per voi nel parlare e scrivere in italiano correntemente. Pensateci su, chiedetevi se sono degli ostacoli anche per voi e, se sì, provate a concentrarvi e a lavorarci su per superare questi ostacoli.
1. La forma di cortesia
La forma di cortesia è un grande ostacolo per molte persone, soprattutto chi sta studiando l’italiano, visto che è poco intuitiva. Infatti, è “Lei”, con lettera maiuscola, ma tanto simile a “lei” riferito a una donna. Ma nella forma di cortesia si usa Lei anche per un uomo, però aggettivi e participi, se si tratta di un uomo, restano al maschile. Ok, è certo che se usate “tu” in una situazione che avrebbe richiesto la forma di cortesia “Lei”, per esempio durante una conversazione con un professore, il vostro datore di lavoro o una persona più anziana di voi, nessuno si arrabbierebbe perché capirebbe che siete stranieri. Ma ecco, questo è il punto: capirebbero che siete stranieri. Praticate di più questa forma, per usarla quando serve, e vedrete che figurone farete!
2. Specificate il soggetto della frase
In italiano, il soggetto è sottinteso nella maggior parte dei casi, a meno che non si voglia enfatizzare chi ha compiuto una certa azione. Specificare il soggetto all’inizio della frase è qualcosa che fa immediatamente capire che non siete parlanti nativi dell’italiano e quindi vi impedisce di avere una padronanza completa della lingua. Nella maggior parte delle altre lingue, però, il pronome è necessario, quindi imparare a non metterlo richiede un po’ di sforzo e di tempo, ma vedrete che presto diventerà naturale!
3. I tempi passati vi terrorizzano
Non siete ancora sicuri di quando usare l’imperfetto, il passato prossimo e il passato remoto e usare il tempo sbagliato nel momento sbagliato può creare fraintendimenti e suonare veramente strano per i vostri ascoltatori. Dire “Ho vissuto in questa casa per 10 anni” in italiano, significa che non ci vivete più, ma in altre lingue come l’inglese, la stessa struttura (“I have lived in this house for 10 years”) significa che ancora vivete nella stessa casa. Quindi praticare i passati è veramente importante. Un metodo efficace per farlo è quello di leggere molti libri, così potrete familiarizzare anche con quel tanto temuto passato remoto.
4. Essere o non essere, questo è il dilemma
Lo diceva anche Shakespeare. Capire quando usare l’ausiliare “essere” e quando invece usare “avere” è sempre un ostacolo, anche a un livello medio-alto. Non mollate. Continuate a praticare. Gli ausiliari in italiano seguono regole precise e potete aiutarvi guardando film o leggendo libri.
5. I nomi maschili terminanti in -a (cinema, problema, tema) vi irritano
Quando avete iniziato a studiare l’italiano vi è stato detto che la maggior parte delle parole terminanti in -a sono di genere femminile, fatta eccezione alcune parole che invece sono di genere maschile, come per esempio cinema. Fate quindi attenzione a queste parole (di solito, queste parole problematiche terminano in -ma). Ovviamente, tutti vi capiscono se dite “la cinema”, ma è chiaro che non è corretto e che tutti si accorgeranno che siete stranieri.
6. Non avete ancora capito quando vada omesso l’articolo determinativo
Perché si dice “Vado a casa” e non “Vado alla casa”? Per fortuna, in questo caso vi possiamo aiutare con il nostro video sull’OMISSIONE dell’ARTICOLO in italiano.
7. I periodi ipotetici vi confondono e preferite evitarli
Tutte le volte che iniziate una frase con un “se” ve ne pentite subito e non sapete continuare la frase dati gli incastri possibili tra condizionale, congiuntivo e indicativo. La “bella notizia”? Questa parte della grammatica confonde anche i madrelingua! Quindi non è sorprendente che il periodo ipotetico in italiano vi causi dei problemi!
8. Preferite non dire quando qualcosa vi piace
In effetti, il verbo piacere in italiano può creare confusione, perché si coniuga in base alla cosa che ci piace, non in base a noi che diciamo la frase, al contrario di come accade, per esempio, in inglese. Per questo, dovete fare attenzione quando parlate di cose plurali, come spaghetti, perché il verbo sarà al plurale nonostante il soggetto a cui piace quel tipo di pasta sia uno (“Mi piacciono gli spaghetti”).
9. Vi preparate mentalmente per le conversazioni che avrete
Questo in realtà non è un vero ostacolo al raggiungere una padronanza della lingua, perché vi permette di applicare le regole che avete studiato in tranquillità e senza pressione. Tuttavia, il mondo in cui intratterrete la conversazione sarà pieno di pressione ed è anche possibile che la persona con cui state parlando non segua esattamente il copione che vi eravate fatti nella vostra testa, quindi questo esercizio può aiutare ma non dev’essere vincolante. Piuttosto, fate delle conversazioni con voi stessi davanti allo specchio o registrandovi o anche solo pensando a voce alta nella lingua che state studiando. Questo sì che funziona!
10. Avete difficoltà a comprendere gli accenti
Soprattutto se la vostra lingua madre non è caratterizzata dagli accenti, questi possono essere difficili da comprendere, soprattutto nello scritto. Dovete ricordare, però, che l’accento grafico corrisponde a un’elevazione del tono nella pronuncia di una sillaba, quindi se sapete come si pronuncia una parola sarete in grado di capire dove va l’accento. Un’ulteriore difficoltà è data dal fatto che se si scrive a un computer con una tastiera non italiana non troverete un pulsante corrispondente alla lettera accentata, come invece accade nelle tastiere italiane. Quindi, per inserire le lettere accentate nei vostri documenti online dovrete usare delle scorciatoie (shortcuts). Se invece il vostro problema sono gli accenti regionali, allora non preoccupatevi: spesso, anche gli italiani provenienti da regioni diverse fanno fatica a capirsi tra loro. Se vi piace un accento in particolare o sapete che dovrete trasferirvi in quella regione, allora potrete concentrarvi su quello, ascoltando il più possibile risorse create da persone di quella zona.
11. A volte dimenticate come usare “gente”
Succede a molti stranieri! Ricordate che “gente” è un sostantivo singolare, quindi dev’essere seguito da un verbo al singolare: “La gente dice che…”.
12. La pronuncia della “r”
Anche questa caratteristica, sebbene di suono e non di conoscenza della lingua, permette di riconoscere subito un madrelingua da uno studente straniero di italiano. Nonostante l’erre “alla francese” sia un fenomeno diffuso anche in Italia, la “erre” degli stranieri si riconosce subito e potrebbe volerci un po’ di tempo prima di padroneggiare questo suono come un madrelingua. Stessa cosa vale anche per “gl”.
13. I dialetti vi mettono ansia
Si potrebbe pensare che una volta acquisita una buona conoscenza dell’italiano tutto sarà in discesa, ma una volta messo davanti alla realtà italiana, caratterizzata da decine di dialetti, si scopre che non è proprio così. Infatti, i dialetti sono difficili se non impossibili da comprendere anche per i madrelingua italiani che però non sono di una certa zona d’Italia. Quello che vi possiamo consigliare è di viaggiare il più possibile per apprezzare tutte le varietà dell’italiano. E ricordate che non c’è niente di male a chiedere spiegazioni se non si è capito.
14. Il suono delle consonanti doppie
Molte lingue non hanno doppie diffuse come in italiano, per questo può essere difficile imparare a pronunciare bene queste parole, ma è importante farlo perché si possono creare fraintendimenti (cane è l’animale migliore amico dell’uomo, canne può riferirsi agli strumenti usati per andare a pesca o a delle piante). Anche per questo argomento potete aiutarvi con questo nostro articolo: Non sbagliare le CONSONANTI DOPPIE in ITALIANO!
In questo articolo abbiamo visto gli aspetti particolarmente difficili da imparare quando iniziate a studiare l’italiano, ma non dimenticate che ci sono anche aspetti facili dell’italiano, per esempio la pronuncia è chiara e molte parole si leggono come si scrivono!
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E’ molto interessante la spiegazione di ciò che può impedire un italiano parlato fluentemente, ma sarebbe anche opportuno spiegare che avere paura a “farfugliare” (cioè a parlare in un linguaggio italiano non comprensibile, almeno all’inizio) poi diventerà sempre migliore e nessuno potrà più criticare la nostra conoscenza della lingua italiana…..